Minuto 33 di San Marino – Reggiana, risultato 0 a 0 e gara in equilibrio . La 36 enne Lucia Abruzzese della sezione di Foggia al quarto anno in C.A.N. PRO, richiama l’attenzione del Direttore di Gara Rosario Abisso di Palermo, il quale senza esitazione si dirige verso il portiere della Reggiana, Luca Tomasig. Rosso diretto tra l’incredulità generale. Attonito il portiere, fa ampi cenni di desolazione, in tribuna comincia a serpeggiare il motivo della decisione della signora Lucia Abruzzese. Tomasig, avrebbe pronunciato una frase irriguardosa nei suoi confronti : “ ehi bionda apri gli occhi” . L’assistente non ha gradito, e Tomasig con un’ingenuità clamorosa lascia la sua squadra in 10. Non è finita. Il tecnico della Reggiana Lamberto Zauli, toglie dal campo il capitano Alessi per inserire il secondo portiere Bellucci. Trascorrono circa due minuti dall’espulsione di Tomasig, che si rivive la stessa scena: Abruzzese sventola in maniera agitata la sua bandierina richiama ancora una volta Abisso che si rivolge alla panchina della Reggiana. Altra frase non proprio elegante di Alessi che si era appena accomodato in panchina, e la suscettibilità dell’assistente donna viene nuovamente solleticata, conseguenza altra espulsione. Tarantolata la panchina emiliana che evidentemente si ricorderà a lungo della signora Lucia Abruzzese di Foggia .
In principio fu la toscana Cristina Cini a rompere gli schemi e ad interrompere il monopolio maschile in tema di giacchette nere, diventando la prima guardalinee donna in Italia. Correva l'anno 2003. quella partita di campionato rappresentò una svolta per la categoria degli arbitri, l'inizio di una nuova era, in cui la presenza di donne in giacchetta nera non sarà più utopia, né desterà sorprese. Abruzzese, si definisce sportiva e amante del calcio, arbitro nel weekend, durante la settimana mamma e gestore di una Palestra. Senza alcun dubbio San Marino – Reggiana resterà nella memoria come la gara che l’ha vista assoluta protagonista.
L.G
In principio fu la toscana Cristina Cini a rompere gli schemi e ad interrompere il monopolio maschile in tema di giacchette nere, diventando la prima guardalinee donna in Italia. Correva l'anno 2003. quella partita di campionato rappresentò una svolta per la categoria degli arbitri, l'inizio di una nuova era, in cui la presenza di donne in giacchetta nera non sarà più utopia, né desterà sorprese. Abruzzese, si definisce sportiva e amante del calcio, arbitro nel weekend, durante la settimana mamma e gestore di una Palestra. Senza alcun dubbio San Marino – Reggiana resterà nella memoria come la gara che l’ha vista assoluta protagonista.
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