Nell'ultima Seconda Divisione mancano tre giornate al giro di boa e se è difficile capire come e dove inizino le salvezza e fino a che punto ci si può considerare a tiro di playout, qualche avventore della categoria può quasi dirsi spacciato. Non volendo fare le carte al Bra, il Bellaria deve necessariamente invertire rotta e sperare nella propria buona stella. L'arrivo di Iacobelli ha dato ossigeno all'ambiente: l'immeritata sconfitta in casa del Real Vicenza ne è testimonianza, ma i punti sono rimasti sempre quelli. Domani al Nanni il ritorno in Romagna di Luca D'Angelo: la sua Alessandria si è sbloccata appena una settimana fa e non ha certo intenzione di fermarsi con il Bellaria, che ha vinto solo una delle ultime nove partite.
Era contro il Forlì, che da quel derby ha cambiato guida e registro. Più accortezza e più punti: i galletti sono alle porte della zona rossa, dove una variazione di due fa tutta la differenza del mondo. Loro – a 18 – i primi dei retrocessi. La Pergolettese – a 20 – l'ultima delle salve senza paranoie da post season. E allora la sfida del Brianteo – senza Fantini e Docente – contro un Monza che non vince da cinque partite, può e deve essere decisiva fin da ora per calcoli da farsi tra qualche mese.
Risaliamo la classifica: il Rimini va a caccia di una continuità persa con due sconfitte nelle ultime tre. Al Neri gli uomini di Osio – squalificato per due partite – cercheranno di recuperare l'abitudine a vincere, attendendo un Cuneo nella medesima situazione. Anzi, peggiore. Baldazzi è un discorso da riaprire nel 2014, Marco Brighi è invece squalificato per la prossima. Biancorossi in odore di cambio di modulo condito da fiducia a Morga dall'inizio.
Un Santarcangelo senza Cola e D'Antoni è invece atteso all'esame Mantova. Il filotto di nove risultati utili consecutivi sposta il pronostico verso i romagnoli, seconda miglior difesa del pallone italiano. Non sarà però facile: i virgiliani hanno infatti incassato una sola sconfitta negli ultimi undici incontri. Con l'idea – quasi un obbligo – di schierare Obeng dal primo minuto davanti alla difesa, il Santarcangelo tenterà di coltivare ancora quel sogno che di qui al giro di boa del torneo sarà saggiato anche da Monza e Bassano.
LP
Era contro il Forlì, che da quel derby ha cambiato guida e registro. Più accortezza e più punti: i galletti sono alle porte della zona rossa, dove una variazione di due fa tutta la differenza del mondo. Loro – a 18 – i primi dei retrocessi. La Pergolettese – a 20 – l'ultima delle salve senza paranoie da post season. E allora la sfida del Brianteo – senza Fantini e Docente – contro un Monza che non vince da cinque partite, può e deve essere decisiva fin da ora per calcoli da farsi tra qualche mese.
Risaliamo la classifica: il Rimini va a caccia di una continuità persa con due sconfitte nelle ultime tre. Al Neri gli uomini di Osio – squalificato per due partite – cercheranno di recuperare l'abitudine a vincere, attendendo un Cuneo nella medesima situazione. Anzi, peggiore. Baldazzi è un discorso da riaprire nel 2014, Marco Brighi è invece squalificato per la prossima. Biancorossi in odore di cambio di modulo condito da fiducia a Morga dall'inizio.
Un Santarcangelo senza Cola e D'Antoni è invece atteso all'esame Mantova. Il filotto di nove risultati utili consecutivi sposta il pronostico verso i romagnoli, seconda miglior difesa del pallone italiano. Non sarà però facile: i virgiliani hanno infatti incassato una sola sconfitta negli ultimi undici incontri. Con l'idea – quasi un obbligo – di schierare Obeng dal primo minuto davanti alla difesa, il Santarcangelo tenterà di coltivare ancora quel sogno che di qui al giro di boa del torneo sarà saggiato anche da Monza e Bassano.
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