Coppa Titano: vince la Libertas

Il Trofeo più antico del calcio sammarinese lo conquista la Libertas al termine di una finale non particolarmente esaltante, nella quale l'ordine tattico ha fatto da padrone. La Coppa Titano dice Libertas, il club di Borgo Maggiore la conquista per l'undicesima volta nella sua storia e stacca il terzo pass consecutivo per l'Europa League. L'avvio fa ben sperare, Morelli dopo 4 minuti è davanti a Lamantia, il duello lo vince il portiere del Faetano bravo a respingere. I fuochi d'artificio iniziali si spengono sotto l'incessante pioggia che cade sul terreno di gioco. Alla mezzora sono le composte proteste della Libertas a riaccendere il primo tempo, sul cross di Macerata la girata di Zennaro sbatte contro la mano di Valentini. I primi 45 minuti sono tutto qui. L'equilibrio domina la gara, che al 21' ha un'impennata con la verticalizzazione su Zennaro, la palla schizza, Lamantia esce dall'area, l'attaccante della Libertas tocca il pallone che scivola sul fondo. Serve una giocata, il colpo del singolo, che arriva al 27'. Parte tutto da un cross di Polidori dalla destra, ci prova Zennaro, poi bravo a toccare per Mirco Fancondini al limite, conclusione imprendibile per chiunque e palla che tocca la traversa e s'infila in porta. Si accende la sfida, il Faetano è costretto a osare di più, Vittorio Valentini salva in scivolata su Zennaro destinato alla gloria. L'ultimo quarto d'ora è però granata con Facondini a cercare il bis e Lamantia ad allungarsi in angolo. Al 37' la Coppa Titano è nelle mani della Libertas, Morelli scappa sulla sinistra, una discesa travolgente, superata solo dal perfetto assist per il bravo Enrico Golinucci che segue l'azione e da centro area incrocia per il 2-0 che chiude una partita ben diretta da Luca Barbeno. Il cuore granata tiene la Libertas tra le big del calcio sammarinese, dove un posto d'onore va al Faetano, grande e vera sorpresa della stagione.

Le interviste ai due allenatori, Ezio Fortunato e Maurizio Gasperoni, e all'attaccante Nicolò Zennaro


Nel video la telecronaca integrale:


Elia Gorini