Le Titane restano a +7 dalla zona retrocessione a tre partite della fine del campionato. È il pensiero che aiuta a digerire meglio un pomeriggio di metà settimana in casa della più forte della classe, che sul campo sprigiona tutta la propria forza e che costringe Barbieri e compagne a fermarsi dopo due vittorie consecutive, ottenute quando la posta in palio, però, era decisamente più pesante. La Lazio, che giocava contro la San Marino Academy ma che giocava anche a distanza contro la Ternana, prossima avversaria delle capitoline e unica squadra a frapporsi fra loro e la promozione aritmetica in Serie A, mostra i muscoli fin dalle primissime battute di gioco. Neanche 2’ e Pittaccio innesca la velocità di Castiello, che guadagna il fondo e mette un cross forte e teso per Popadinova: la bulgara arriva come un treno all’appuntamento e usa l’addome, ad un centimetro dalla linea di porta, per spingere il pallone in rete. La squadra di casa non dà tempo alle Titane per realizzare quanto è successo. La pressione altissima di Castiello fa arrivare la sfera sui piedi di Popadinova, che vede l’inserimento di Visentin e la serve con tempi perfetti. Il resto lo fa la 99, che con un colpo da futsal – ‘puntata’ si sinistro all’angolino – ruba il tempo alle difendenti ed al portiere e regala il raddoppio alle sue. Spremuto tanto succo dai primi 10’ di partita, la Lazio non rallenta, spronata dal suo allenatore che vuole una pressione furibonda praticamente su tutte le portatrici di palla. All’11’ Visentin chiede il rigore per un contatto con Prinzivalli, ma l’arbitro fa giocare. Poi è Goldoni ad avere una ghiotta opportunità su assist di Gothberg: la 25 riceve nel cuore dell’area e gira in porta, con tanto specchio davanti, ma senza dare angolo al tiro. Limardi si ritrova la sfera addosso e blocca. Le Titane provano a crescere nel finale di un primo tempo a fortissime tinte biancocelesti. Barbieri disorienta Pittaccio con una serie di finte e poi crossa per Giuliani, che prova l’anticipo sul primo palo ma manda a lato, seppur di poco.
Nella ripresa entra subito Buonamassa per Carrer. In casa Lazio, spazio a Ferrandi e a Gomes. Le due subentrate laziali mostrano da subito la loro voglia di lasciare il segno: la seconda appoggia a rimorchio per la prima che carica un mancino terrificante, con palla che sbatte violentemente sulla traversa prima di rimbalzare – fortunatamente per Limardi e compagne - al di qua della linea di porta. Sulla respinta del legno si avventa poi Popadinova, che incorna alto. La Lazio non perde tempo in rimpianti. A distanza di pochi minuti si spalanca la fascia sinistra per la corsa di Popadinova, che va al centro per Gomes. Prinzivalli riesce a contrastare la prima conclusione della portoghese, che però si ritrova la palla nuovamente lì e senza pensarci troppo la scarica con forza verso la porta: nulla da fare per Limardi. Mister Venturi richiama Bonnín – una delle novità di formazione assieme a Carrer – per Tamburini, cercando di aumentare la presenza offensiva di una squadra che però fatica tanto a salire. La punizione mancina di Ferrandi avvicina il 4-0 Lazio (palla alta di poco); poi ci prova una seconda volta Goldoni, liberata in area da un rimpallo: la 25 “mastica” però la conclusione, senza riuscire ad impensierire Limardi. Intanto il tecnico di casa, Grassadonia, dirotta Reyes dal centro della difesa alla fascia destra. E da quel lato di campo la statunitense crossa in area per Gomes, che prende l’ascensore e pizzica la palla quel tanto che basta per mettere fuori causa tutte, Limardi compresa. Nel giro di poco la Lazio chiude la pratica con la conclusione da fuori area di Ferrandi che sbatte fortuitamente sulla schiena di Palombi e si insacca, a Limardi spiazzata. Goldoni fa il terzo tentativo di entrare a referto al termine di una bellissima combinazione tutta di prima: Palombi per Gomes che serve sul taglio Goldoni, disturbata in maniera decisiva, al momento del dunque, da Montalti, che nel frattempo era entrata sul terreno di gioco assieme a Pirini. L’Academy prova a risalire nel finale: Giuliani si ritrova un buon pallone da calciare dopo un’azione prolungata, ma le maglie della difesa biancoceleste fanno muro. Di là, Castiello porta palla per molti metri e poi calcia dal limite, mandando di poco alto. Finisce con un risultato che spezza la continuità delle Titane ma che non le allontana dall’obiettivo stagionale, potenzialmente raggiungibile già domenica prossima. Più o meno stesso discorso per una Lazio che, sempre nel prossimo turno, avrà a disposizione il match point per chiudere la contesa della Serie A diretta.
c.s. Fsgc