Oggi la Repubblica si congeda dalla corsa al Mondiale russo e per la Nazionale la voglia di salutare come si deve il proprio pubblico c'è ed è tanta. L'avversario è la penultima forza del girone, la Norvegia, arrivata a Serravalle per salvare il salvabile di un biennio balordo. Gli obiettivi sono giocarsela – mettendo in pratica un calcio semplice ma propositivo - e tenerla viva fino all'ultimo, che da queste parti, come ha ricordato il CT ai cronisti scandinavi, significa portare a casa un risultato positivo. Missione ardua ma non impossibile, visto che un anno fa, a Oslo, Zafferani e Stefanelli costrinsero i norvegesi a sudare freddo fino al 77°, quando la rete di Diomandé spezzò il sin lì clamoroso 1-1.
Altro obiettivo di serata sarà quello di contenere il passivo, visto che, per stessa ammissione di Manzaroli e Simoncini, in questo biennio sono stati incassati troppi gol: ricambio generazionale e mentalità più offensiva le probabili cause.
RM
Nel servizio le parole del capitano della nazionale, Davide Simoncini
Altro obiettivo di serata sarà quello di contenere il passivo, visto che, per stessa ammissione di Manzaroli e Simoncini, in questo biennio sono stati incassati troppi gol: ricambio generazionale e mentalità più offensiva le probabili cause.
RM
Nel servizio le parole del capitano della nazionale, Davide Simoncini
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