Il percorso è di quelli mozzafiato, le immagini si commentano da sole. L'Africa Eco Race si conferma sul piano del percorso come uno dai rally raid più belli del mondo. Non a caso l'organizzazione ha disegnato il tracciato su quello che fu un tempo della Parigi-Dakar. Rispetto allo storica, e di certo più conosciuta, gara off road, l'Africa Eco Race per ora eredita solo il fascino del percorso. Si parte sempre dalla Francia, con un trasferimento sulle coste spagnole per raggiungere il Marocco dove la gara ha avuto il via ufficialmente. La prima delle 12 tappe previste, di 117 km da Nador a Errachidia, ha visto la vittoria tra le moto di Pal Anders Ullevalseter. Il norvegese ha ottenuto il primo successo in carriera, precedendo di oltre 8 minuti il connazionale John Olav Lindtjorn. Nelle due ruote sono Stefano Pelloni e Claudio Gardossi, rispettivamente in sella a Honda e KTM, a difendere i colori italiani. In classifica sono attualmente al quinto e sesto posto. Nella categoria auto/camion, a imporsi è stato invece il belga Jackie Loomans, grande favorito della vigilia. Il pilota della Toyota si è aggiudicato la frazione con appena 4 centesimi di vantaggio sul kazako Andrey Cherednikov. In gara anche l'italiano Ennio Cucurachi, attualmente all'ultimo posto della classifica generale. La seconda tappa da Jorf El Haman a Tagounite di 438 km prevede 377 km di prova speciale. Al di là della poco notorietà di una gara che ha raggiunto quest'anno la settima edizione, è evidente che la contrapposizione con la Dakar sudamericana toglie interesse all'Africa Eco Race che resta comunque sul piano del fascino assolutamente di primo livello, e questo in attesa di avere maggiore seguito sul piano della presenza non è di certo poco.
Elia Gorini
Elia Gorini
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