Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina, dopo 311 giri della pista francese, hanno tagliato il traguardo con 14 secondi di vantaggio sulla Toyota di De Vries, Kobayashi e Lopez. Sorpresa? No, conferma. Un anno dopo la decima corona assoluta della 24 ore di Le Mans conquistata dopo 50 anni di assenza dalla classe regina, la Ferrari concede il bis nella gara più massacrante del Motorsport. Per Toyota, Porsche e Cadillac non è bastato gareggiare su ottimi livelli per impedire alla rossa di arrivare sotto la bandiera a scacchi, come detto, con 14 secondi di vantaggio sulla Toyota numero 7 di De Vries- Kobayashi- Lopez, tra l'altro autrice di una straordinaria rimonta, in una gara condizionata dalla pioggia.
La festa del Cavallino è totale perché sul podio sale anche l'altra 499P, quella dei campioni in carica Giovanazzi- Calado- Pier Guidi. Salgono così a 11 i successi assoluti alla classica francese, mentre sommando anche quelli di classe le affermazioni diventano 40. Valentino Rossi, invece, è stato costretto al ritiro dopo che il suo compagno di squadra è uscito di pista con la sua BMW. Ahmad Al Harthy si trovava nella top five della classe inferiore LMGT3, ed ha terminato la sua gara nella ghiaia. Non potendo ripartire, l'equipaggio del team belga WRT ha dovuto gettare la spugna. Il ritiro è stato un duro colpo per Rossi, Al Harthy e il terzo uomo del team - il belga Maxime Martin - che puntavano almeno al podio. Il pluricampione del mondo della MotoGP, passato al motorsport nel 2023, era al debutto alla 24 Ore di Le Mans.