Dominio Mercedes doveva essere, dominio Mercedes è stato. Non nella figura della prima guida, però: l'attesissimo Lewis Hamilton, che partiva dalla prima casella, è stato costretto al ritiro dopo appena quattro giri per un problema al power unit che ha spinto il team tedesco a non voler rischiare il motore, stante il nuovo rigidissimo regolamento che ne consente al massimo cinque da utilizzarsi nell'arco della stagione.
I dubbi di affidabilità sono stati immediatamente soddisfatti: partenza abortita per problemi al transalpino Bianchi. Dopo il successivo giro di ricognizione è Rosberg a scattare meglio di tutti, mettendosi subito in testa al gruppo. Nelle retrovie intanto Kobayashi travolge Massa, costringendo l'ex Ferrari al ritiro.
Che sarà la costante dell'inizio del GP d'Australia: dopo il citato Hamilton, è Vettel ad essere costretto al ritiro. Pista libera per Rosberg che, senza problemi, porta la sua Mercedes sotto la bandiera a scacchi davanti al sorprendente Ricciardo e l'esordiente Magnussen, al volante della McLaren davanti al compagno di scuderia Button. Quinto Alonso, che come Raikkonen ha lamentato l'impossibilità di sfruttare a pieno il potenziale del motore della sua F14T.
Le sorprese non finiscono però dopo i canonici 57 giri: Ricciardo è infatti finito immediatamente sotto investigazione per sovra cconsumo di carburante. Sfondata la soglia dei 100 litri consentiti e squalifica ufficializzata alle 12.20 dalla FIA.
Il nuovo podio premia le frecce d'argento, nuove e vecchie: Rosberg campione in Australia come il padre Keke e con lo stesso numero (6), davanti alle McLaren di Magnussen e Button. La Red Bull, pur per condizioni diverse dalle aspettative, si conferma in grossa difficoltà e non muove la classifica di nessun pilota.
LP
I dubbi di affidabilità sono stati immediatamente soddisfatti: partenza abortita per problemi al transalpino Bianchi. Dopo il successivo giro di ricognizione è Rosberg a scattare meglio di tutti, mettendosi subito in testa al gruppo. Nelle retrovie intanto Kobayashi travolge Massa, costringendo l'ex Ferrari al ritiro.
Che sarà la costante dell'inizio del GP d'Australia: dopo il citato Hamilton, è Vettel ad essere costretto al ritiro. Pista libera per Rosberg che, senza problemi, porta la sua Mercedes sotto la bandiera a scacchi davanti al sorprendente Ricciardo e l'esordiente Magnussen, al volante della McLaren davanti al compagno di scuderia Button. Quinto Alonso, che come Raikkonen ha lamentato l'impossibilità di sfruttare a pieno il potenziale del motore della sua F14T.
Le sorprese non finiscono però dopo i canonici 57 giri: Ricciardo è infatti finito immediatamente sotto investigazione per sovra cconsumo di carburante. Sfondata la soglia dei 100 litri consentiti e squalifica ufficializzata alle 12.20 dalla FIA.
Il nuovo podio premia le frecce d'argento, nuove e vecchie: Rosberg campione in Australia come il padre Keke e con lo stesso numero (6), davanti alle McLaren di Magnussen e Button. La Red Bull, pur per condizioni diverse dalle aspettative, si conferma in grossa difficoltà e non muove la classifica di nessun pilota.
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