La prima volta di Rowland, tutto rigorosamente elettrico e virtuale, è a Berlino. Vince ed è la prima volta che succede da quando si corre sul divano e non in macchina questo bel campionato graficato alla grande, divertente e nato con il nobile scopo di supportare l'Unicef nella lotta al Coronavirus.
Vandoorne era riuscito a superare il sistema di qualificazione invertito del campionato, conquistando la sua terza pole position con 256 millesimi di vantaggio su Daniel Abt, che a Berlino nel 2008 aveva vinto un Gran Premio reale. Il pilota Mercedes è stato autore di un’ottima partenza e ha mantenuto la posizione alla curva 1, ma si è scomposto in frenata dando l’opportunità ad Abt di attaccare. Ma alla curva 3 Vandoorne aveva la traiettoria favorevole interna, questo significava poter mantenere la posizione prima che Abt facesse un nuovo tentativo di sorpasso alla curva 6. Un duello infinito quello tra Vandoorne e Abt che ha infiammato praticamente ogni curva fino al fatale contatto. Non grave, ma le monoposto sono finite lunghe permettendo a Rowland di passare all’interno e prendere la prima posizione, che ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi, diventando il terzo vincitore diverso del campionato. Abt, rientrato, con il passare dei giri ed è stato quindi costretto a restare indietro, riuscendo però a tenere a bada Pascal Wehrlein. Al pilota Mahindra è andata bene: dopo uno scontro con il rivale per il titolo Maximilian Guenther al secondo giro, ha evitato la penalità. Alla curva 9, Wehrlein si è buttato all’interno della BMW Andretti di Guenther, costringendolo ad un testacoda.