«Peccato: il week end di Zandvoort poteva finire in maniera diversa, ma ancora una volta le cose non sono andate come speravo». Di ritorno dalla trasferta dell’Adac Gt Masters Emanuele Zonzini ripensa alla corsa andata in scena sulla pista olandese e non può fare a meno di rammaricarsi. «Non avevo mai corso su quel circuito ma mi è subito piaciuto: è stato amore a prima vista. Per correre a Zandvoort servono attributi e anche conoscenza della pista, ma senza fare test e con pochi giri fra libere e qualifiche-1 tutto è stato ancora più difficile». È stato un altro fine settimana complicato quello vissuto da Zonzini e il suo compagno di vettura Florian Spengler con la Lamborghini Huracan del team Bonaldi. «In gara-1 – racconta Emanuele – abbiamo chiuso nei primi venti dopo che nei primi giri avevo avuto un contatto con una Corvette. Ancora una volta con una partenza fulminea avevo recuperato posizioni. Ma il rammarico più grande è per gara-2. Avevamo una strategia vincente al pari dell’Audi che ha poi colto la vittoria. Eravamo stati gli unici a non rientrare ai box e a rimanere in pista con le gomme slick quando tutti gli altri avevano deciso di montare le rain. Purtroppo però Spengler è finito nella sabbia e a quel punto siamo stati costretti al ritiro». Chiusa anche l’avventura in terra olandese adesso il pilota della Repubblica del Titano si godrà qualche giorno di riposo prima di tornare in pista nel secondo week end di settembre quando correrà sulla pista di Vallelunga un round decisivo nella corsa al titolo Gt3 del campionato italiano Gran Turismo.
Comunicato stampa
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