“Oltre ogni immaginazione” è stato per molti anni lo slogan della Repubblica di San Marino e che, nell'estate sportiva 2021, ha trovato la piena realizzazione con le prime storiche medaglie ai Giochi Olimpici. La delegazione sammarinese è tornata da Tokyo con un argento e due bronzi: 5 atleti per 3 medaglie, una ogni 11000 abitanti circa. Si, perché – in fondo – quelle sono di tutti i sammarinesi. Dagli appassionati di sport, da chi fa fatto le ore piccole per seguire le imprese nel tiro a volo e nella lotta libera fino a quelli che San Marino – la propria patria - ce l'hanno nel cuore. Tokyo è stata esperienza per il judoka Paolo Persoglia e la nuotatrice Arianna Valloni, anche portabandiera nella cerimonia d'apertura. Tokyo è stata consacrazione per Alessandra Perilli, argento e bronzo nel Trap femminile e Mix Team, Gian Marco Berti, argento sempre nel Mix Team, e Myles Amine Mularoni, bronzo nella lotta categoria 86kg.
La delegazione olimpica è stata ricevuta in udienza dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini. Poco prima il Segretario di Stato allo Sport Teodoro Lonfernini li ha ricevuti consegnandoli una targa commemorativa. Poi il discorso reggenziale, le congratulazioni e le onorificenze: una Medaglia al Merito di prima classe per i “medagliati” ed il grado di Cavaliere dell'Ordine Equestre di Sant'Agata ai tecnici Luca Di Mari per il tiro a volo e l'ex campione olimpico Sergei Beloglazov per la lotta libera. Presenti – in rappresentanza del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese – il presidente Gian Primo Giardi ed il segretario generale Eros Bologna.