Un po' di emozione, tanta speranza e la convinzione di poter fare bene. San Marino parte da qua, quattro anni dopo il Montenegro e un'edizione, quella di Andorra, rinviata per il covid. Voglia e determinazione alla base del progetto del comitato olimpico, ma anche tanta passione, il valore in più per chi parte dal Titano. Saranno due grandi eventi, con numeri diversi, ma con obiettivi comuni. Il biancoazzurro può essere bandiera da podio. In Montenegro lo era stato 12 volte, a Minsk una. San Marino ha confermato, soprattutto adesso, che esiste un prima e un dopo Tokyo, e che accontentarsi non basta più. Con impegno e tanto carattere gli atleti di San Marino si sono preparati al meglio per Malta e Polonia. Si parte lunedì prossimo, nell'isola del Mediterraneo con i Giochi dei Piccoli Stati, l'edizione numero 19, con la speranza di vedere tanti atleti di biancoazzuro vestiti, più volte possibile sul podio.
Il rubgy la grande novità, in una delegazione guidata dal capo missione Mahena Abbati insieme ad Anna Lisa Ciavatta e Giuliano Tomassini. Cinquanata atleti, età media di 26,5. Un team che guarda un po' più in là di Malta con qualche giovane, anche classe 2008, per pensare al futuro.
Già prossimo, quando siamo a meno di un mese dall'altro grande evento. In Polonia, San Marino sarà impegnato nel tiro a volo, tennis tavolo e nella novità padel ai Giochi Olimpici Europei. Cinque atleti guidati da Federico Valentini, per una piccola delegazione, che poi piccola non sarà, visto che in Polonia ci andrà anche la squadra della Federazione Sammarinese Atletica Leggera impegnata nella terza divisione.