Chissà se almeno nella vicenda Asset banca il governo avrà il coraggio di mettere sul piatto le responsabilità politiche oppure si trincererà nuovamente dietro il gettonatissimo “attendiamo gli esiti della magistratura”? È di ieri la notizia dell’accoglimento, da parte del tribunale, dei due ricorsi riguardanti l’amministrazione straordinaria e la liquidazione coatta dell’istituto bancario. Un capitolo oscuro, uno dei tanti, che rientra nel più ampio tomo dedicato all’”occupazione Confuortiana”. Innegabili le responsabilità politiche per aver permesso agli accoliti del finanziere lussemburghese presidente dell’Advantage Financial di agire indisturbati occupando le posizioni chiave del nostro paese, tra cui i vertici di Banca Centrale (Presidente Grais, Direttore Savorelli, Vigilanza Siotto, Sommella, Granata), i Commissari inviati in Asset a febbraio 2017 per la liquidazione (Sommella, Pedrizzi ecc) che non avrebbero potuto operare senza l’autorizzazione dei quattro Segretari di Stato membri del CCR. Il nodo delle responsabilità politiche è fondamentale, visto che proprio i legami di Pedrizzi con Confuorti erano stati segnalati dall’opposizione a governo e maggioranza già da marzo 2017. Ma secondo la propaganda di Adesso.sm Confuorti non esisteva, i legami di Pedrizzi non erano affar nostro e il governo era vittima di un complotto.
Le critiche alle modalità di commissariamento di Asset, spacciate sempre come difesa della dirigenza e mai valutate nella sostanza, avrebbero potuto disegnare una storia diversa se fossero state prese in considerazione. Invece si è preferito ricalcare la vecchia modalità che giustificava ogni intervento di Banca Centrale negli istituti bancari come occasioni propizie per farli saltare, mai per rimetterli in carreggiata e garantire la stabilità del sistema.
Il conto, ancora una volta, sarà a carico dei sammarinesi.
Movimento RETE
Le critiche alle modalità di commissariamento di Asset, spacciate sempre come difesa della dirigenza e mai valutate nella sostanza, avrebbero potuto disegnare una storia diversa se fossero state prese in considerazione. Invece si è preferito ricalcare la vecchia modalità che giustificava ogni intervento di Banca Centrale negli istituti bancari come occasioni propizie per farli saltare, mai per rimetterli in carreggiata e garantire la stabilità del sistema.
Il conto, ancora una volta, sarà a carico dei sammarinesi.
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