Dopo Giuliana Michela Cartanese, anche Luigi Borri si dimette dal Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio. E' l'Ansa a riportare un estratto della lettera di dimissioni irrevocabili: saltano all'occhio le perplessità espresse dall'ormai ex consigliere sulla scelta del Governo di “accantonare le perdite in un fondo e spalmarle in moltissimi anni”. "Credo (e spero) – scrive Borri - che l'opera svolta possa essere di utilità al Vostro Stato ed alla comunità intera poiché dopo molto tempo sono stati portati in evidenza numeri e situazioni che giacevano da tempo ovattati e illeggibili: la soluzione di accantonare in un fondo le perdite e "diluirle" in moltissimi anni, ripresentando di fatto un altro ("nuovo"?) bilancio, è una scelta che mi lascia un po' perplesso considerati i grossi problemi di liquidità della banca e la mancanza, sottesa, di ingenti capitali freschi per mettere in sicurezza l'Istituto. L'operazione verità che mi ha visto impegnato non può e non deve essere travolta da ripensamenti o tentennamenti: restare in questo stallo, diluendo i tempi e parzializzando le decisioni, sarebbe una forzatura troppo grande per la mia professionalità, il mio morale ed il mio modus operandi", conclude Borri.
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