L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata nel 1882 dai Cavalieri del lavoro, a New York. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago, quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime. Da allora il primo maggio è il giorno simbolo della lotta internazionale dei lavoratori e viene celebrato in tutto il Mondo.
A San Marino – al Parco Ausa – la festa organizzata dalla Centrale Sindacale Unitaria. “Il lavoro al centro”, la parola d’ordine. Intrattenimenti musicali, animazione, stand gastronomici, lo spettacolo dei Les Barnos; ma soprattutto quella di oggi è stata un’occasione per riflettere su temi caldi dell’agenda economica sammarinese, come l’elaborazione di un progetto di sviluppo del Paese, la difesa dell’occupazione – messa in pericolo dalla recessione -, l’accordo con l’Italia, la chiusura dei contratti e così via. Solidarietà ai lavoratori, specialmente a quelli attualmente in difficoltà, anche da parte dell’USL, che tuttavia ha scelto di non manifestare.
“Il lavoro è e resta un obiettivo sensibile da difendere per garantire tutela e dignità alle persone – si legge in un comunicato del Congresso di Stato -, l’impegno del presente Governo in questo senso c’è sempre stato, come dimostra la legislazione sugli ammortizzatori sociali”.
Proprio all’esecutivo il Psd chiede di occuparsi delle emergenze occupazionali, che potrebbero aumentare di intensità nei prossimi mesi; il Partito dei Socialisti e dei Democratici avvierà in questi giorni un confronto con le varie parti sociali. “L’obiettivo della normalizzazione dei rapporti con l’Italia è prioritario per la tenuta del sistema economico” – fa sapere il Partito Socialista Riformista - che ricorda di aver messo a disposizione del Paese il “progetto San Marino 2013, i 12 punti del cambiamento”.
A San Marino – al Parco Ausa – la festa organizzata dalla Centrale Sindacale Unitaria. “Il lavoro al centro”, la parola d’ordine. Intrattenimenti musicali, animazione, stand gastronomici, lo spettacolo dei Les Barnos; ma soprattutto quella di oggi è stata un’occasione per riflettere su temi caldi dell’agenda economica sammarinese, come l’elaborazione di un progetto di sviluppo del Paese, la difesa dell’occupazione – messa in pericolo dalla recessione -, l’accordo con l’Italia, la chiusura dei contratti e così via. Solidarietà ai lavoratori, specialmente a quelli attualmente in difficoltà, anche da parte dell’USL, che tuttavia ha scelto di non manifestare.
“Il lavoro è e resta un obiettivo sensibile da difendere per garantire tutela e dignità alle persone – si legge in un comunicato del Congresso di Stato -, l’impegno del presente Governo in questo senso c’è sempre stato, come dimostra la legislazione sugli ammortizzatori sociali”.
Proprio all’esecutivo il Psd chiede di occuparsi delle emergenze occupazionali, che potrebbero aumentare di intensità nei prossimi mesi; il Partito dei Socialisti e dei Democratici avvierà in questi giorni un confronto con le varie parti sociali. “L’obiettivo della normalizzazione dei rapporti con l’Italia è prioritario per la tenuta del sistema economico” – fa sapere il Partito Socialista Riformista - che ricorda di aver messo a disposizione del Paese il “progetto San Marino 2013, i 12 punti del cambiamento”.
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