Ground zero, cinque anni dopo. Nel quinto anniversario del l’11 settembre, l'America celebra la memoria dell'orrore: l'attentato alle torri gemelle a New York e al Pentagono, dove morirono 3.000 persone. Tra le vittime anche un sammarinese, Stefano Giorgetti, padre di due bimbi allora troppo piccoli per avere memoria. Quel giorno si trovava agli ultimi piani della torre est, era un manager e, come ci ha raccontato la madre, aveva un colloquio di lavoro particolarmente importante.
A 5 anni dalla strage, solo metà dei quasi 21mila resti umani trovati tra le macerie del World Trade Center sono stati identificati. Il buco a Manhattan - 6 ettari ancora vuoti - e' la rappresentazione perfetta della lacerazione che quell'attacco inflisse agli Usa ed al mondo occidentale. 4 aerei di linea furono dirottati da un commando di 19 terroristi mediorientali che ha portato a due guerre in Iraq e in Afghanistan. Molti i memoriali, le esibizioni e gli eventi previsti in questa giornata. Familiari e amici delle vittime si sono riuniti al World Trade Center. Il presidente americano Bush ha chiesto di tenere le bandiere a mezz'asta ed osservare un momento di silenzio alle 8:46 ora locale, quando il primo jet dirottato da Al-Qaeda si schianto' contro le Twin Towers. ''Gli eventi dell'11 settembre saranno sempre un momento emblematico nella nostra storia - ha detto il capo della Casa Bianca -. Portiamo nel cuore le vittime ed i loro familiari e li ricordiamo nelle nostre preghiere''. Oggi Bush si è intrattenuto con i vigili del fuoco ed i soccorritori che cinque anni fa persero 343 colleghi. Dopo la tappa a New York - 2.749 e' il bilancio di sangue a Ground zero - il presidente ha partecipato ad una commemorazione in Pennsylvania, in memoria del terzo jet precipitato dopo una rivolta dei passeggeri a bordo contro i terroristi: si crede fosse diretto contro la sede del Congresso. Nel pomeriggio la cerimonia al Pentagono: il jet che si schiantò contro la sede del dipartimento della Difesa a Washington fece 184 morti. Anche il neo ambasciatore degli Stati Uniti a San Marino Ronald Spogli ha commemorato l’anniversario dell’11 settembre. “Siamo pronti a lavorare con i nostri partner in tutto il mondo – ha detto – per costruire un fondamento comune a difesa delle nostre nazioni e a tutela delle nostre libertà". Alle Twin Towers, dove i familiari delle vittime continuano a deporre i fiori, e' in preparazione dalle fondamenta la enorme Freedom Tower, che dovrebbe essere finita nel 2011. Intorno al memoriale delle vittime saranno costruiti tre grattacieli.
A 5 anni dalla strage, solo metà dei quasi 21mila resti umani trovati tra le macerie del World Trade Center sono stati identificati. Il buco a Manhattan - 6 ettari ancora vuoti - e' la rappresentazione perfetta della lacerazione che quell'attacco inflisse agli Usa ed al mondo occidentale. 4 aerei di linea furono dirottati da un commando di 19 terroristi mediorientali che ha portato a due guerre in Iraq e in Afghanistan. Molti i memoriali, le esibizioni e gli eventi previsti in questa giornata. Familiari e amici delle vittime si sono riuniti al World Trade Center. Il presidente americano Bush ha chiesto di tenere le bandiere a mezz'asta ed osservare un momento di silenzio alle 8:46 ora locale, quando il primo jet dirottato da Al-Qaeda si schianto' contro le Twin Towers. ''Gli eventi dell'11 settembre saranno sempre un momento emblematico nella nostra storia - ha detto il capo della Casa Bianca -. Portiamo nel cuore le vittime ed i loro familiari e li ricordiamo nelle nostre preghiere''. Oggi Bush si è intrattenuto con i vigili del fuoco ed i soccorritori che cinque anni fa persero 343 colleghi. Dopo la tappa a New York - 2.749 e' il bilancio di sangue a Ground zero - il presidente ha partecipato ad una commemorazione in Pennsylvania, in memoria del terzo jet precipitato dopo una rivolta dei passeggeri a bordo contro i terroristi: si crede fosse diretto contro la sede del Congresso. Nel pomeriggio la cerimonia al Pentagono: il jet che si schiantò contro la sede del dipartimento della Difesa a Washington fece 184 morti. Anche il neo ambasciatore degli Stati Uniti a San Marino Ronald Spogli ha commemorato l’anniversario dell’11 settembre. “Siamo pronti a lavorare con i nostri partner in tutto il mondo – ha detto – per costruire un fondamento comune a difesa delle nostre nazioni e a tutela delle nostre libertà". Alle Twin Towers, dove i familiari delle vittime continuano a deporre i fiori, e' in preparazione dalle fondamenta la enorme Freedom Tower, che dovrebbe essere finita nel 2011. Intorno al memoriale delle vittime saranno costruiti tre grattacieli.
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