L'invenzione del “mouse” da pc è di Douglas Engelbart, che il 17 novembre 1970 ricevette il brevetto. Engelbart, scomparso quattro anni fa, nel 1963 mise a punto un rudimentale dispositivo di puntamento, costituito da un involucro di legno che racchiudeva un meccanismo di dischi metallici. In grado di muoversi solo in senso orizzontale e di determinare gli spostamenti sul piano di lavoro, il dispositivo era dotato inoltre di un pulsante che, a seconda del tipo di pressione esercitata (i click), trasmetteva segnali elettrici al sistema.
Il nome deriva proprio dalla forma del congegno che richiamava vagamente quella di un topo, nella prospettiva che una sua successiva commercializzazione avrebbe comportato la scelta di un nome più serio. Ma così non fu. Dopo qualche anno l'invenzione fu perfezionata ad opera di un collega di Engelbart, Bell English. Così conobbe il suo successo.
Questi vendette il brevetto alla Xerox, che realizzò nel 1973 il primo mouse "a pallina" e il primo computer dotato di mouse (lo Xerox Star). Una dimostrazione del suo funzionamento conquistò un giovanissimo Steve Jobs, che ne sviluppò una versione più avanzata per Lisa, primo modello di personal computer della Apple, e successivamente per il Macintosh. Allo stesso Jobs fu riconosciuto il merito di aver realizzato l'assetto definitivo del mouse, cui si sarebbero ispirate le versioni successive, sia quelli a funzionamento meccanico, sia quelli dotati di sistema ottico o laser.
Il nome deriva proprio dalla forma del congegno che richiamava vagamente quella di un topo, nella prospettiva che una sua successiva commercializzazione avrebbe comportato la scelta di un nome più serio. Ma così non fu. Dopo qualche anno l'invenzione fu perfezionata ad opera di un collega di Engelbart, Bell English. Così conobbe il suo successo.
Questi vendette il brevetto alla Xerox, che realizzò nel 1973 il primo mouse "a pallina" e il primo computer dotato di mouse (lo Xerox Star). Una dimostrazione del suo funzionamento conquistò un giovanissimo Steve Jobs, che ne sviluppò una versione più avanzata per Lisa, primo modello di personal computer della Apple, e successivamente per il Macintosh. Allo stesso Jobs fu riconosciuto il merito di aver realizzato l'assetto definitivo del mouse, cui si sarebbero ispirate le versioni successive, sia quelli a funzionamento meccanico, sia quelli dotati di sistema ottico o laser.
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