Alle 10:25 del 2 agosto 1980 una bomba esplose nella stazione di Bologna. Morirono 85 persone e ne rimasero ferite 218, in una delle pagine più nere della storia d'Italia.
L'ordigno, contenente almeno 20 chili di tritolo, si trovava all'interno di una valigia abbandonata nella sala d'aspetto della sala ovest della stazione.
L'episodio faceva parte della strategia della cosìdetta "strategia della tensione", contrassegnata da un lungo elenco di episodi analoghi.Gli esecutori materiali furono individuati fra le file dei movimenti neofascisti dell'epoca, ma i mandanti non sono mai stati accertati.
Il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini in occasione dell'anniversario annuncia: "Ci apprestiamo a celebrare un anniversario diverso. Un nuovo processo si è aperto a marzo, e c'è una nuova inchiesta, quella sui mandanti, in corso. Siamo vicini a una svolta: basta depistaggi, serve sapere tutta la verità". Definisce la strage "uno squarcio nella nostra storia, iscritta in una strategia che puntava a destabilizzare le istituzioni, l'intero Paese, con anni passati per arrivare alla condanna in via definitiva degli esecutori materiali, a causa di una serie continua di depistaggi e una complicata vicenda politica e giudiziaria".
Anche San Marino si unisce al cordoglio. Il Gruppo Podistico Sammarinese ha preso anche quest'anno parte alla staffetta podistica partita da Piazza della Libertà, a testimonianza della solidarietà ai famigliari delle Vittime e della volontà di mantenere vivo il ricordo e la condanna.
L'ordigno, contenente almeno 20 chili di tritolo, si trovava all'interno di una valigia abbandonata nella sala d'aspetto della sala ovest della stazione.
L'episodio faceva parte della strategia della cosìdetta "strategia della tensione", contrassegnata da un lungo elenco di episodi analoghi.Gli esecutori materiali furono individuati fra le file dei movimenti neofascisti dell'epoca, ma i mandanti non sono mai stati accertati.
Il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini in occasione dell'anniversario annuncia: "Ci apprestiamo a celebrare un anniversario diverso. Un nuovo processo si è aperto a marzo, e c'è una nuova inchiesta, quella sui mandanti, in corso. Siamo vicini a una svolta: basta depistaggi, serve sapere tutta la verità". Definisce la strage "uno squarcio nella nostra storia, iscritta in una strategia che puntava a destabilizzare le istituzioni, l'intero Paese, con anni passati per arrivare alla condanna in via definitiva degli esecutori materiali, a causa di una serie continua di depistaggi e una complicata vicenda politica e giudiziaria".
Anche San Marino si unisce al cordoglio. Il Gruppo Podistico Sammarinese ha preso anche quest'anno parte alla staffetta podistica partita da Piazza della Libertà, a testimonianza della solidarietà ai famigliari delle Vittime e della volontà di mantenere vivo il ricordo e la condanna.
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