Terminata la campagna di trebbiatura, già durante questa estate, sarà possibile trovare in commercio nei negozi di alimentari, il primo pane di San Marino, che vedrà la luce dopo due anni di sperimentazione e ricerca. Lo annuncia il Consorzio Terra di San Marino che oggi ha presentato le prove varietali di frumento tenero, orzo e farro. Dopo una ricerca approfondita sulle nostre tradizioni rurali e sui prodotti che hanno realmente origine e tipicità sammarinesi, il Consorzio ha messo a punto le norme tecniche per garantire standard elevati di sicurezza alimentare e per assicurare la tutela dell’ambiente, scegliendo tecniche di coltivazione, conservazione e trasformazione che riducono l’impatto dei prodotti nocivi per l’ambiente e per la salute.
L’insieme di queste norme è contenuto nei vari “disciplinari di produzione” approvati dai vari Enti Cooperativi per ogni linea produttiva: dall’olio extravergine di oliva, alla carne, al latte, al mieli, ai formaggi, ai vini, fino ad arrivare al grano. Si inizia con 2 tipi di pane – la coppia e il filone – e 3 tipi di dolci – il bustrengo, la pagnotta e il caciatello . Ma rimangono ancora tante varietà di pane legate alla tradizione, come la pagnotta, la ciabatta e il grissino, che in futuro potranno essere certificati dal Marchio Terra di San Marino.
L’insieme di queste norme è contenuto nei vari “disciplinari di produzione” approvati dai vari Enti Cooperativi per ogni linea produttiva: dall’olio extravergine di oliva, alla carne, al latte, al mieli, ai formaggi, ai vini, fino ad arrivare al grano. Si inizia con 2 tipi di pane – la coppia e il filone – e 3 tipi di dolci – il bustrengo, la pagnotta e il caciatello . Ma rimangono ancora tante varietà di pane legate alla tradizione, come la pagnotta, la ciabatta e il grissino, che in futuro potranno essere certificati dal Marchio Terra di San Marino.
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