E’ una dura condanna del terrorismo quella che arriva dal Segretario di Stato per gli affari esteri, Fabio Berardi, il giorno dopo l’attentato a Dahab, sul Mar Rosso. La cittadina balneare era affollata di egiziani per la festa nazionale che celebra la liberazione della penisola dall’occupazione israeliana. I giornali locali imputano la responsabilità della strage allo stesso gruppo fondamentalista islamico legato ad Al Qaida, che sarebbe l’autore anche degli attentati di Taba nell’ottobre del 2004 e di Sharm nel luglio 2005, nei quali sono morte rispettivamente 36 e 70 persone. Fabio Berardi ha inviato un messaggio di cordoglio al Ministro degli esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit. Il Segretario di Stato per gli affari esteri parla di “rinnovato devastante atto di violenza che, colpendo l’Egitto, ha nuovamente scosso la coscienza dell’intera comunità internazionale. L’ignobile attentato che ieri sera ha mietuto vittime innocenti riportando terrore e angoscia in un paese già ampiamente provato - scrive Fabio Berardi - induce una volta di più i governi e i popoli che credono nei valori della giustizia, della serena convivenza e del rispetto delle differenze, a rafforzare le misure atte a contrastare con fermezza e determinazione il flagello del terrorismo”. Gli attentati, avvenuti alle 19 e 15 fuori da un ristorante, un supermercato e una gioielleria, colpiscono nuovamente il settore del turismo che si stava appena riprendendo dalla strage di un anno fa. Molti i sammarinesi che si recano ogni anno a Sharm El Sheik, ma nella località turistica che dista un centinaio di chilometri da Dahan la situazione è tranquilla. “Nessuno ne parla - conferma Paola Capicchioni, una sammarinese che abbiamo raggiunto telefonicamente sul posto -. La sensazione è che vogliano abbassare i toni per tranquillizzare i turisti.”
Riproduzione riservata ©