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Atti e scritture private non registrate avranno valore in tribunale? Attesa per la pronuncia del Collegio Garante

di Mauro Torresi
17 giu 2022

Quello che ora non viene preso in considerazione in un processo potrebbe, invece, valere in futuro: il Collegio Garante dovrà pronunciarsi sulla legittimità costituzionale delle norme che vietano a un giudice di dare rilevanza ad atti e scritture private non registrate. Questa mattina a Palazzo l'udienza pubblica con i saggi. Si tratta di una materia complessa che, però, potrebbe avere effetti concreti in futuro.

La questione di legittimità parte da una causa civile in appello: all'epoca dei fatti una delle parti – come sostenuto dal proprio legale - non aveva il denaro per registrare un documento ma, oggi, rivendica il diritto alla difesa. Le disposizioni normative al centro del Sindacato sono quelle contenute nell'articolo 59 della legge 85/1981, ma non sono mancati riferimenti a norme di diritto internazionale.

Se si arriverà all'incostituzionalità, allora potrebbero essere utilizzate in tribunale soprattutto le scritture private non registrate che arrivano prima della vendita di immobili e di quote societarie, cioè gli atti che stabiliscono prezzi e altri dettagli di un accordo futuro. A breve la decisione: i saggi hanno 'sospeso' il giudizio per analizzare nuova documentazione.





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