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Banca Titano: CSU chiede incontro con i vertici dell'Istituto

4 apr 2006
Banca Titano: CSU chiede incontro con i vertici dell'Istituto
L’incontro tra i dipendente e le organizzazioni sindacali si è concluso con un mandato di riservatezza. Sul commissariamento di Banca del Titano e Ge.Fin., secondo i dipendenti, si è già parlato fin troppo e c’è necessità di silenzio. Il prossimo passo delle Federazioni servizi di Csdl e Cdls sarà quello di chiedere un incontro, in brevissimo tempo, coi vertici di Banca centrale, gli ispettori che stanno ultimando le indagini e i commissari chiamati ad amministrare la gestione straordinaria per riportare la banca alla sua normale operatività e restituirla ai proprietari originari. “La richiesta di riservatezza dei dipendenti ci sembra normale e legittima – spiega Gianluigi Giardinieri, Cdls – Sono tutti fortemente legati all’azienda e chiedono che la realtà per la quale lavorano possa mantenere il suo buon nome e l’affidabilità”. Sono otto i dipendenti di Banca del Titano, tutti sammarinesi e residenti, mentre fra i sette dipendenti di Ge.Fin. vi sono anche lavoratori frontalieri. “Preoccupazione c’è, è normale – aggiunge Paolo Zafferani, Csdl – perché ci troviamo a dover fronteggiare una situazione scoppiata dalla sera alla mattina. Per questo vorremmo mantenere bassi i toni”. La Csu ha dato comunque piena disponibilità ad affiancare i dipendenti e tutelarli in qualsiasi momento per ogni questione che dovesse sorgere legata al mantenimento dei posti di lavoro. “Rischi non riteniamo ne possano correre – conclude Giardinieri – ma è normale che la loro prima preoccupazione sia questa”.

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