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Caso Raimondi: revocata l'ordinanza di custodia cautelare

29 dic 2005
Il tribunale della libertà di Bologna con un provvedimento emesso oggi ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare dell’11 maggio scorso a carico di Remo Raimondi, chiesta dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Forlì. l’indagine era partita dal capoluogo romagnolo e vedeva coinvolta anche una società della Repubblica di San Marino. “E’ una grande liberazione – le prime parole di Raimondi – in questi mesi ero tranquillo sapendo di essere innocente”. 'Abbiamo dato ampia e fondata giustificazione della condotta di Raimondi al tribunale di Bologna - ha spiegato il suo legale, Alessandro Petrillo - che ha preso atto del ruolo marginale del mio assistito nella vicenda'. Il tribunale della libertà ha così accolto la richiesta del professionista sammarinese, che aveva sempre negato di essere coinvolto in eventuali scelte finanziarie finalizzate all’evasione fiscale in Italia. “La procura forlivese – ha aggiunto l’avvocato Petrillo – gli contesta di aver emesso fatture a false a favore di una società italiana, fatture di cui abbiamo invece dimostrato la veridicità”. Si alleggerisce dunque la posizione di Raimondi, che attende ora di dimostrare la propria estraneità nella vicenda, nel processo che si aprirà per l’inchiesta della guardia di Finanza.

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