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Caso targhe verso una soluzione

La soluzione al problema di San Marino da oltre un anno potrebbe arrivare dalla riforma del Codice della Strada italiano. Intanto ANIS continua a sollecitare i Ministri competenti

di Giacomo Barducci
18 ott 2019

Da oltre un anno, alla luce di quanto stabilito dal Decreto Sicurezza, i residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare veicoli con targa estera pena sanzioni pesantissime, con multe che arrivano fino a 2.848 euro, fermo del mezzo e obbligo di reimmatricolarlo con targa italiana.

Una grave problematica sopratutto per i lavoratori frontalieri che utilizzano macchine aziendali targate in Repubblica. Dopo oltre 12 mesi la soluzione potrebbe arrivare dalla riforma del Codice della Strada italiano. Alcune proposte di modifica sono già state licenziate dal CNEL e altre dovrebbero essere annunciate a breve dai Ministri competenti. Nel momento in cui i testi del nuovo Codice della Strada approderanno alla Camera potranno essere posti gli emendamenti tra i quali quello riguardante la situazione del Titano.

L'Associazione Nazionale Industria San Marino (ANIS) intanto si è mossa nuovamente per stimolare i Ministri competenti del Governo Conte “bis” ad intervenire. L'Ambasciatore di San Marino in Italia Daniela Rotondaro ha incontrato i membri e i presidenti di diverse Commissioni parlamentari, inviando un ulteriore lettera a tutti i capigruppo delle forze politiche per richiamare l'attenzione sull'argomento.


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