E’ un ciclone che sta travolgendo l’istituto di credito storico della Repubblica di San Marino e, conseguentemente, l’intero sistema finanziario. Arrestati, su mandato della Procura della Repubblica di Forlì, i vertici della Cassa di Risparmio di San Marino. Il presidente, Gilberto Ghiotti; il direttore, Luca Simoni, e l’amministratore, Mario Fantini, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Ordinanze di custodia cautelare che hanno interessato anche il direttore di Carifin S.A., Gianluca Ghini e il Vice Presidente del Gruppo Delta, Paola Stanzani.
La notizia è arrivata alle redazioni nelle prime ore del mattino e riguardava l’operazione, in corso in Emilia Romagna e Lazio, che ha visto perquisizioni in 16 banche, tra le quali una a Roma. 40 le persone iscritte nel registro degli indagati. L’accusa è pesante: aver “messo in piedi” un sodalizio criminoso dedito ad illegali attività finanziarie, bancarie e di raccolta del risparmio, tra le quali il riciclaggio di denaro con San Marino, per diversi milioni di euro. Secondo gli inquirenti avrebbero riciclato ingenti capitali accumulati dal ricavo della negoziazione di assegni bancari e circolari transitati nel conto corrente della medesima banca. Si contesta alla Cassa di Risparmio di aver svolto attività bancarie sul territorio italiano senza esserne autorizzata, sfruttando la sua influenza dominante su un gruppo bancario italiano.
A Palazzo Pubblico riunione urgente del Governo con i rappresentanti di tutti gli istituti di credito, presenti i vertici di Banca Centrale.
La notizia è arrivata alle redazioni nelle prime ore del mattino e riguardava l’operazione, in corso in Emilia Romagna e Lazio, che ha visto perquisizioni in 16 banche, tra le quali una a Roma. 40 le persone iscritte nel registro degli indagati. L’accusa è pesante: aver “messo in piedi” un sodalizio criminoso dedito ad illegali attività finanziarie, bancarie e di raccolta del risparmio, tra le quali il riciclaggio di denaro con San Marino, per diversi milioni di euro. Secondo gli inquirenti avrebbero riciclato ingenti capitali accumulati dal ricavo della negoziazione di assegni bancari e circolari transitati nel conto corrente della medesima banca. Si contesta alla Cassa di Risparmio di aver svolto attività bancarie sul territorio italiano senza esserne autorizzata, sfruttando la sua influenza dominante su un gruppo bancario italiano.
A Palazzo Pubblico riunione urgente del Governo con i rappresentanti di tutti gli istituti di credito, presenti i vertici di Banca Centrale.
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