“Non voglio essere polemico, ma difendere la mia dignità di uomo e imprenditore”. Così Lucio Paesani, gestore del 'Coconuts', il locale raggiunto da un provvedimento di chiusura per 7 giorni, disposto dal questore di Rimini, Antonio Pezzano, il 21 agosto, per motivi di ordine pubblico dopo l’ennesimo episodio di violenza. “Il nostro non è un locale frequentato da balordi. Il problema della pubblica sicurezza mi sta a cuore sia come cittadino che come imprenditore”, ha detto Paesani che ha poi ricordato come nell’ambito del progetto “Rimini Porto” siano stati proprio i 32 gestori ad impegnarsi a promuovere e riqualificare la zona portuale, e a sollecitare una collaborazione fattiva dei privati con le forze dell’ordine per potenziare l’attività di controllo. “10 delle 12 segnalazioni giunte alle forze dell’ordine le abbiamo fatte noi - ha dichiarato - in 4 casi si è trattato di semplici liti. 5 chiamate sono state fatte dopo la chiusura fiscale del locale'. 'E comunque - ha precisato l’avvocato Nicoletta Galliani - si tratta di episodi nati al di fuori del 'Cononuts', alcuni neppure nelle immediate vicinanze”. Giudizio unanime che il provvedimento disposto dal questore sia stato eccessivamente pesante.
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