L'università di Pechino ha deciso di espellere il professor Xia Yeliang, eminente economista e tra i firmatari della 'Carta 08', il documento sottoscritto da centinaia di intellettuali ed attivisti nel 2008, alla scopo di promuovere importanti riforme nel paese, tra i quali il Nobel Liu Xiaobo. Lo riferisce il South China Morning Post. La decisione dell'Università sottolinea il persistere dell'intolleranza del partito comunista nei confronti di coloro che appoggiano e favoriscono la libertà di pensiero e di espressione nel paese. Il professor Xia era malvisto all'interno dell'ateneo della capitale per le sue idee ritenute troppo liberali e per una serie di post, pubblicati sul suo microblog, relativi alla necessità di promuovere una maggiore libertà di pensiero in Cina. Il microblog è stato poi oscurato dalle autorità. In diverse occasioni il professore aveva criticato sia il governo che il partito comunista cinese. Trentaquattro membri della facoltà dell'Università di Economia di Pechino, dove Xia aveva la sua cattedra, hanno votato per decidere sulla sua sorte. Trenta hanno detto si' alla sua cacciata, con soli 3 voti contrari e un astenuto. ''Sono molto arrabbiato - ha commentato il professor Xia alla notizia - ma devo affrontare questa cosa con compostezza''. Xia rimarrà comunque impiegato dell'Università fino al prossimo 31 gennaio quando il suo contratto scadrà. Lavorava all'Università da 13 anni.
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