Questo il tema della serata organizzata dall’Associazione infermieristica sammarinese, in collaborazione con la Giunta di Castello di Faetano. Presenti i Segretari di Stato Podeschi e Morri.
Come riconoscere le varie sostanze stupefacenti, e soprattutto quali sono i segnali che devono portare a pensare che il proprio figlio faccia uso di droghe. Sono queste le principali curiosità espresse giovedì sera dai tanti genitori riuniti nella sala parrocchiale di Faetano.
L’occasione per riflettere insieme alle autorità politiche, ai professionisti della sicurezza sociale che si occupano di dipendenze patologiche, e agli uomini del nucleo antidroga della Gendarmeria, sul disagio giovanile e sui modelli educativi che oggi vengono offerti ai giovani proprio dagli adulti. Carenza di punti di riferimento, luoghi sani di aggregazione, perdita dei valori più importanti come la centralità della famiglia nel percorso di crescita di un giovane.
“Il problema della tossicodipendenza si può affrontare - si è detto - solo se ogni componente della società fa la sua parte, per questo la famiglia deve tornare ad essere presente”. Non è mancato poi un riferimento alla normativa sammarinese sulla droga: “Oggi più che mai non esiste distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, così come prevede la legge – è stato rimarcato, anche sotto l’aspetto medico – tutte le sostanze in commercio, vecchie e nuove droghe, sono molto più nocive che in passato e i loro effetti, devastanti”.
Ecco perché è importante essere informati a dovere: per la prima volta, tramite autorizzazione della Segreteria Esteri, la Gendarmeria ha potuto mostrare pubblicamente gli stupefacenti di uso più comune, per aiutare i genitori a riconoscerle.
Silvia Pelliccioni
Come riconoscere le varie sostanze stupefacenti, e soprattutto quali sono i segnali che devono portare a pensare che il proprio figlio faccia uso di droghe. Sono queste le principali curiosità espresse giovedì sera dai tanti genitori riuniti nella sala parrocchiale di Faetano.
L’occasione per riflettere insieme alle autorità politiche, ai professionisti della sicurezza sociale che si occupano di dipendenze patologiche, e agli uomini del nucleo antidroga della Gendarmeria, sul disagio giovanile e sui modelli educativi che oggi vengono offerti ai giovani proprio dagli adulti. Carenza di punti di riferimento, luoghi sani di aggregazione, perdita dei valori più importanti come la centralità della famiglia nel percorso di crescita di un giovane.
“Il problema della tossicodipendenza si può affrontare - si è detto - solo se ogni componente della società fa la sua parte, per questo la famiglia deve tornare ad essere presente”. Non è mancato poi un riferimento alla normativa sammarinese sulla droga: “Oggi più che mai non esiste distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, così come prevede la legge – è stato rimarcato, anche sotto l’aspetto medico – tutte le sostanze in commercio, vecchie e nuove droghe, sono molto più nocive che in passato e i loro effetti, devastanti”.
Ecco perché è importante essere informati a dovere: per la prima volta, tramite autorizzazione della Segreteria Esteri, la Gendarmeria ha potuto mostrare pubblicamente gli stupefacenti di uso più comune, per aiutare i genitori a riconoscerle.
Silvia Pelliccioni
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