Sindacati sulle barricate. Nel chiamare alla mobilitazione l'Azienda Lavori Pubblici, la CSU accusa la Segreteria al Territorio di aver disatteso gli impegni con i salariati, che lavorano con contratto scaduto da 12 anni, subendo una “perdita secca del potere d'acquisto di oltre il 20%”. Ed è proprio l'aumento retributivo il nodo da sciogliere, ma il Segretario Canti – ricorda il sindacato – aveva assicurato, sia tramite delibera dell'11 aprile che direttamente ai lavoratori, una proposta economica entro il 30 giugno. Impegno – sottolinea la Csu - miseramente disatteso. Peggio, si sente presa in giro: la Segreteria – accusa - ha cancellato l'incontro programmato ieri “senza preavviso né motivazioni”: un “affronto”, “l'ennesima beffa ai salariati”. Inevitabile, quindi, la mobilitazione. Nei prossimi giorni saranno organizzate iniziative di protesta.
Anche Usl si dice delusa. “Abbiamo sempre agito nel rispetto formale nelle relazioni con la Segreteria al Territorio, rispetto – scrive - che pare non essere contraccambiato”, ricordando le rassicurazioni del Segretario “quando i dipendenti si sono pacificamente riuniti sotto le sue finestre”. Quanto alla parte normativa, il confronto fra Direzione e parti sociali ha raggiunto l'obiettivo: condiviso un testo normativo per rendere più efficiente l'Azienda attraverso anche l'attività dei salariati. “Un lavoro di squadra - commenta il Direttore Giuliana Barulli - che soddisfa le esigenze aziendali”.