Il dipartimento di febbraio aveva lasciato qualche strascico polemico, con la decisione che chiunque dei tre corpi dovesse riferire eventuale notizia criminis , su furti o droga, al comandante della Gendarmeria. Nel confronto di Palazzo Begni, e’ stato ribadito che questo dispositivo non e’ mai stato operativo: era subordinato alla definizione di un protocollo operativo da parte dei tre comandanti. Al momento ogni corpo risponde al proprio regolamento. Entro la fine del mese dunque dovrà essere adottato il documento elaborato da Albina Vicini, Achille Zechini e Massimo Ceccoli, che individui una forma condivisa di collaborazione e l’ottimizzazione delle energie. Affrontata dal dipartimento anche la diversità di trattamenti, sia dal punto di vista normativo che economiche tra i due corpi militari e il corpo di polizia civile. Problema che dovrà essere affrontato nell’immediato futuro. A margine dell’incontro anche la situazione di Albina Vicini, che ha formalmente terminato il periodo di prova quale comandante della Polizia civile il 12 giugno. Ora si attendono gli adempimenti amministrativi con la lettera di superamento del periodo di prova a la successiva presa d’atto del Consiglio Grande e Generale.
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