Arriva da Bologna la notizia dell’arresto, avvenuto questa mattina all’alba a Riccione, del fondatore e presidente del Credito Sammarinese Lucio Amati, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Catanzaro. Dieci in totale gli arresti, annunciati oggi alla direzione nazionale antimafia di Roma, nel corso di una conferenza stampa cui ha preso parte anche il commissario della legge Rita Vannucci. L’arresto rientra nell’ambito delle indagini per riciclaggio, sui legami del Credito Sammarinese e i proventi del narcotraffico calabrese. I carabinieri del Ros, questa mattina alle 5, si sono presentati nell’abitazione riccionese di Amati per notificare l’ordinanza di custodia in carcere, e l’hanno poi portato a Rimini. L’arresto sarebbe avvenuto proprio a seguito delle dichiarazioni rese dall’ex direttore del Credito Sammarinese Vendemini. Secondo quanto trapelato, sarebbero iscritti nel registro degli indagati dell’ufficio inquirente del tribunale sammarinese tutti i membri del Cda e del collegio sindacale del Credito Sammarinese.
Amati, ha fondato nel 2005 il Credito Sammarinese. Lo scorso anno, viste le difficoltà patrimoniali dell'istituto, la Banca Centrale di San Marino ne aveva proposto il commissariamento, contro il quale il Cs si era appellato al giudice amministrativo, vedendo riconoscere le proprie ragioni. In primavera, lo stesso Amati aveva condotto una trattativa per la cessione di quote consistenti del pacchetto azionario del Credito sammarinese, e quindi del controllo della banca, con il Banco de Rio de Janeiro, arrivando a firmare un accordo preliminare per la cessione del 57%. Dopodiché Amati si era dimesso dalla carica di presidente. La trattativa con il Brasile è però saltata quando, lo scorso 8 luglio, è stato arrestato Vendemini e la Banca Centrale ha commissariato l'istituto di credito, mettendo a capo dei commissari per un paio di giorni Maurizio Faraone, dirigente Interpol a San Marino.
Amati, ha fondato nel 2005 il Credito Sammarinese. Lo scorso anno, viste le difficoltà patrimoniali dell'istituto, la Banca Centrale di San Marino ne aveva proposto il commissariamento, contro il quale il Cs si era appellato al giudice amministrativo, vedendo riconoscere le proprie ragioni. In primavera, lo stesso Amati aveva condotto una trattativa per la cessione di quote consistenti del pacchetto azionario del Credito sammarinese, e quindi del controllo della banca, con il Banco de Rio de Janeiro, arrivando a firmare un accordo preliminare per la cessione del 57%. Dopodiché Amati si era dimesso dalla carica di presidente. La trattativa con il Brasile è però saltata quando, lo scorso 8 luglio, è stato arrestato Vendemini e la Banca Centrale ha commissariato l'istituto di credito, mettendo a capo dei commissari per un paio di giorni Maurizio Faraone, dirigente Interpol a San Marino.
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