“Non c’è molto da commentare in una vicenda giudiziaria, le indagini procedono, aspettiamo di avere un quadro di riferimento più preciso”, così il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini che però precisa “non è giusto parlare di una assenza del governo. Il ragionamento politico deve concentrarsi sulle iniziative da mettere in campo per il riassetto del sistema che consenta di governare questi fenomeni e prevenirli. In questa situazione c’è il rischio di una debolezza del comparto ed è facile che in una situazione del genere arrivino operatori non affidabili”. Infine l’appello a dare credibilità agli organi ispettivi e anche alla politica, che deve andare a senso unico senza attaccare gli organi di vigilanza. Il Presidente di Banca Centrale coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino. “Da un punto di vista umano mi dispiace tantissimo, da uno più puramente professionale posso solo ricordare che della situazione eravamo già a conoscenza dal 27 maggio 2010”, premette Renato Clarizia. In quella data, dopo un’ispezione al Credito Sammarinese, Banca Centrale aveva rilevato gravi irregolarità di gestione e criticità patrimoniali, che comunicò all’Istituto. “Dopo siamo stati bloccati dalla burocrazia”, commenta il presidente di Banca Centrlae riferendosi al susseguirsi di azioni di ricorso del Credito Sammarinese e di contro ricorso da parte di Banca Centrale. All’inizio di quest’anno gravi irregolarità di gestione e sofferenze patrimoniali avevano fatto scattare l’ultimatum dell’equivalente sammarinese della Banca d’Italia: risolvere le problematiche entro il 30 giugno. Il commissariamento sarebbe avvenuto comunque, proprio nei giorni in cui la questione giudiziaria è esplosa con l’arresto di Valter Vendemini. “La notizia di oggi - conclude Clarizia - non fa che confermare l’importanza del ruolo di vigilanza di Banca Centrale e l’opportunità - al momento contestata - di un presidio immediato accanto alla magistratura”.
Sara Bucci
Sara Bucci
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