Ferruccio Casali ha lasciato l’incarico di direttore sanitario, contestando “il processo di delegittimazione in atto nei confronti della Direzione dell’Iss e il rissoso confronto politico che - dice - rischia di travolgere anche coloro che intendono impegnarsi esclusivamente per il miglioramento del nostro sistema sanitario”. Casali fa riferimento allo scontro politico sulla sanità di cui sono stati di recente protagonisti il responsabile della segreteria, Massimo Rossini, e il segretario del PDCS, Pier Marino Menicucci. 'Il Governo - dichiara il segretario Rossini - ha respinto le dimissioni di Casali e io spero che rimanga al suo posto. Sono dispiaciuto per questa sua scelta, ma lo capisco perché gli attacchi sono pesanti. E’ chiaro - afferma il segretario alla Sanità - che lottare per l’innovazione è difficile e non tutti sono disposti a fare da bersaglio. Casali ha preso una decisione coraggiosa in difesa del Comitato Esecutivo'. 'Le nostre critiche - sottolinea il segretario della DC - non sono mai state rivolte a Ferruccio Casali che, assieme alla dottoressa Mularoni, stimiamo come persone e come professionisti di indubbio prestigio. Le obiezioni della democrazia cristiana - dichiara Pier Marino Menicucci - sono rivolte alla gestione politica dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, sulla quale noi continuiamo ad avere riserve e anche preoccupazioni. La questione dunque è politica e non amministrativa. Mi auguro - conclude Menicucci - che Casali ci ripensi perché gode della stima incondizionata di tutti'.
Riproduzione riservata ©