All'udienza del mercoledì Papa Francesco ha salutato anche le Diocesi di Romagna, presenti numerose in piazza San Pietro. Espressa solidarietà anche ai lavoratori in esubero di Meridiana.
Il colpo d'occhio offerto dalla piazza è notevole. Entusiasmo alle stelle per i pellegrini venuti da lontano, Brasile, Argentina, Cile, Giappone. Presenti anche tutte le Diocesi della Romagna, che non hanno mancato di far sentire la propria voce. Duecento circa i fedeli provenienti dalla Diocesi di San Marino Montefeltro accompagnati dal vescovo Turazzi. E ancora, i lavoratori in esubero della compagnia Meridiana, che hanno guadagnato un appello speciale da parte del Papa. E con largo anticipo lui arriva, per il lungo giro della piazza e i saluti alla folla festante. Questa lo acclama e intona per lui canti di giubilo, quando il pontefice si ferma c'è chi prova perfino a mettergli in testa un cappello giallo. Lui sorride a tutti poi, quando è il momento di parlare, si sofferma sulla Chiesa che è corpo, e sulle gelosie e le invidie che dovrebbero sparire dalla vita di ognuno. Infine i saluti, romagnoli citati per primi, subito dopo i pellegrini stranieri. L'ultimo appello, accorato e deciso, il Papa lo riserva proprio ai lavoratori di Meridiana.
Francesca Biliotti
Il colpo d'occhio offerto dalla piazza è notevole. Entusiasmo alle stelle per i pellegrini venuti da lontano, Brasile, Argentina, Cile, Giappone. Presenti anche tutte le Diocesi della Romagna, che non hanno mancato di far sentire la propria voce. Duecento circa i fedeli provenienti dalla Diocesi di San Marino Montefeltro accompagnati dal vescovo Turazzi. E ancora, i lavoratori in esubero della compagnia Meridiana, che hanno guadagnato un appello speciale da parte del Papa. E con largo anticipo lui arriva, per il lungo giro della piazza e i saluti alla folla festante. Questa lo acclama e intona per lui canti di giubilo, quando il pontefice si ferma c'è chi prova perfino a mettergli in testa un cappello giallo. Lui sorride a tutti poi, quando è il momento di parlare, si sofferma sulla Chiesa che è corpo, e sulle gelosie e le invidie che dovrebbero sparire dalla vita di ognuno. Infine i saluti, romagnoli citati per primi, subito dopo i pellegrini stranieri. L'ultimo appello, accorato e deciso, il Papa lo riserva proprio ai lavoratori di Meridiana.
Francesca Biliotti
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