Si sono dati appuntamento in piazza della Libertà, all’apertura dei lavori del Consiglio. Sono circa trenta fra dipendenti di Credito Sammarinese e Polis. Tengono alti i loro cartelli: oggi tocca a noi, domani a chi? Chiedono il loro stipendio e garanzie sul posto di lavoro. E’ la prima volta che il settore finanziario scende in piazza per manifestare il proprio disagio. Sono preoccupati per sé e per il sistema. Chiedono, ed ottengono, un incontro con i capigruppo consiliari. Vogliono rassicurazioni, risposte certe. Hanno molte domande da rivolgere alla politica. Non ci sono solo sammarinesi sul Pianello e non sono mossi tutti dalle stesse motivazioni. Gilberto Fattori è italiano, è da un anno che collabora saltuariamente con San Marino come consulente, può andare in pensione in Italia senza problemi, ma vuole essere solidale con i colleghi. “Li ho visti lavorare seriamente – ci confida lontano dal microfono – non sono loro a dover pagare”. E difatti c’è chi difende l’impegno e la serietà del proprio lavoro.
Nel servizio le voci della protesta.
Monica Fabbri
Nel servizio le voci della protesta.
Monica Fabbri
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