Devono avere “la possibilità essere educati, di avere accesso al lavoro, di essere inclusi nella società”. Principi che si ritrovano in un unico concetto: l’uguaglianza.
2006-2016. A San Marino il 24 settembre si celebrano i dieci anni dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. La Repubblica ha siglato il trattato insieme ad altre 165 Nazioni. E con questo compleanno, si parlerà delle attività in programma e sul documento che a breve sarà presentato alle istituzioni.
La partecipazione dei disabili alla vita quotidiana è un aspetto essenziale per la convenzione e anche se non è citato di frequente è come se fosse una parentesi, un’aggiunta su ognuno dei 50 articoli. Tuttavia, i casi spiacevoli in materia ci portano a Roma - contando che l’Italia ha adottato questo testo come legge dal 2009 - dove 43 automobilisti sono sorpresi ogni giorno parcheggiare la macchina sulle strisce gialle. Per non parlare dell’enorme calvario delle barriere architettoniche, gli ostacoli che impediscono i disabili di muoversi liberamente, che certo non mancano sul Titano.
L’idea al cambiamento c’è, si può ipotizzare cosa succederà dopo, salvo sorprese. E intanto le associazioni parlano chiaro: “A San Marino ancora mancano risposte”.
2006-2016. A San Marino il 24 settembre si celebrano i dieci anni dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. La Repubblica ha siglato il trattato insieme ad altre 165 Nazioni. E con questo compleanno, si parlerà delle attività in programma e sul documento che a breve sarà presentato alle istituzioni.
La partecipazione dei disabili alla vita quotidiana è un aspetto essenziale per la convenzione e anche se non è citato di frequente è come se fosse una parentesi, un’aggiunta su ognuno dei 50 articoli. Tuttavia, i casi spiacevoli in materia ci portano a Roma - contando che l’Italia ha adottato questo testo come legge dal 2009 - dove 43 automobilisti sono sorpresi ogni giorno parcheggiare la macchina sulle strisce gialle. Per non parlare dell’enorme calvario delle barriere architettoniche, gli ostacoli che impediscono i disabili di muoversi liberamente, che certo non mancano sul Titano.
L’idea al cambiamento c’è, si può ipotizzare cosa succederà dopo, salvo sorprese. E intanto le associazioni parlano chiaro: “A San Marino ancora mancano risposte”.
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