A Fiorina c’è uno stabile pericolante usato un tempo dalla Croce Rossa come deposito. Diversi oggetti attendono ancora di essere portati in discarica. “Abbiamo le mani legate” afferma però l’organizzazione. Siamo andati a verificare. Sedie, elettrodomestici, infissi, sanitari, tavoli. Rottami nella sterpaglia davvero brutti da vedere. A fare da sfondo a tutto ciò i muri crepati dell’edificio che, anni fa, veniva usato dalla Croce Rossa come deposito materiali. Dal 2000 al 2003 quest’area fu concessa all’organizzazione sammarinese in comodato gratuito. Poi qualcuno si accorse che lo stabile era pericolante: non era troppo difficile rendersene conto, a dire il vero. E’ una fortuna che nessuno si sia fatto male in quegli anni. La zona fu comunque recintata e interdetta all’accesso. La Croce Rossa ha ora ha disposizione un piccolo deposito: sicuro e ben tenuto. Dov’è il problema? Gli abitanti dell’ala considerata sicura del vecchio edificio chiedono che venga sgomberata l’area dai vecchi rottami. Denunciano poi la presenza di pannelli di eternit, potenzialmente cancerogeni. In merito a quest’ultima accusa la risposta della Croce Rossa è secca. “Quel materiale non è stato raccolto da noi perché a noi non serviva e sappiamo tutti che l’eternit è un materiale pericoloso”. Quanto alla richiesta di sgombero dei vecchi rottami, tutto materiale assolutamente non utilizzabile per fini umanitari, la Croce Rossa afferma di avere le mani legate. “Ci fu transennato impedendoci di raccogliere le cose che sono in quell’area”. La Croce Rossa è tuttora disponibile a farsi carico dello sgombero, si aspetta solo l’autorizzazione da parte dello Stato ad entrare nella zona interdetta. A dire il vero parte del materiale potrebbe essere rimossa da subito. Ma il presidente di Croce Rossa ricorda che prima di tutto è necessario che lo Stato individui una discarica. C’è poi il mistero di altri grossi rottami, non di Croce Rossa, abbandonati nei prati del fondo: c’è una moto, addirittura un macchina. Una bonifica è necessaria quanto prima.
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