Un appello che chiunque può sottoscrivere in segno di condivisione. Il primo firmatario è Mons. Luigi Negri, che in poche righe condensa tutto il disgusto per l’attuale situazione che vede la Chiesa infangata da qualcuno con conseguenze che ricadono su tutti.
L’ultima inchiesta pubblicata da Panorama sulle “notte brave dei preti gay” diventa così l’occasione per un forte richiamo al senso di responsabilità. Per tutti: a partire dagli editori e dagli autori del servizio che pubblicizzano spettacoli disgustosi con compiacimento patologico fino ad arrivare a quei soggetti che infangano la Chiesa usandola per nascondere la loro fragilità senza scrupolo morale né rispetto per i voti presi. Un richiamo che si allarga a tutti coloro che, preti o laici, vivono il cristianesimo in maniera pura ed autentica. Perché non si può né si deve rimanere inerti e silenziosi. Mons. Luigi Negri ricorda che “l’appartenenza ecclesiale non è un affare privato ma la ragione di una speranza che continuamente si rinnova”. Prendersi la responsabilità diventa quindi una scelta: chi non condivide il magistero si tolga di mezzo, chi lo condivide trovi il coraggio e la fierezza di comunicarlo. “Non lo scandalo ricostruisce - conclude il vescovo - ma una novità di vita, qui e ora”.
Sara Bucci
L’ultima inchiesta pubblicata da Panorama sulle “notte brave dei preti gay” diventa così l’occasione per un forte richiamo al senso di responsabilità. Per tutti: a partire dagli editori e dagli autori del servizio che pubblicizzano spettacoli disgustosi con compiacimento patologico fino ad arrivare a quei soggetti che infangano la Chiesa usandola per nascondere la loro fragilità senza scrupolo morale né rispetto per i voti presi. Un richiamo che si allarga a tutti coloro che, preti o laici, vivono il cristianesimo in maniera pura ed autentica. Perché non si può né si deve rimanere inerti e silenziosi. Mons. Luigi Negri ricorda che “l’appartenenza ecclesiale non è un affare privato ma la ragione di una speranza che continuamente si rinnova”. Prendersi la responsabilità diventa quindi una scelta: chi non condivide il magistero si tolga di mezzo, chi lo condivide trovi il coraggio e la fierezza di comunicarlo. “Non lo scandalo ricostruisce - conclude il vescovo - ma una novità di vita, qui e ora”.
Sara Bucci
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