3 giorni dopo la sfiducia del Gran Consiglio - e le dimissioni di Mussolini -, sul Titano si tenne un grande comizio popolare e venne sciolto il Partito Fascista Sammarinese. La spinta liberatoria degli eventi suggerì da subito elezioni anticipate, che avvennero in tempi stretti, il 5 settembre.
Il fascismo sul Titano ebbe un epilogo simile a quello italiano, ma la sua storia fu diversa sotto molti aspetti. Ed è al dovere della memoria che San Marino richiama nel corso di una cerimonia sobria: il corteo reggenziale aperto da due guardie di rocca in alta uniforme, poi i rappresentanti della massime istituzioni civili e militari della Repubblica, l'Associazione nazionale partigiani della Repubblica di San Marino, l'Associazione d'armi delle milizie sammarinesi. La deposizione di una corona d'alloro ai piedi della Statua della Libertà, l'omaggio dei Capitani Reggenti Stefano Palmieri e Matteo Ciacci. Un bene da custodire e da difendere, la Libertà. Questo lo spirito con il quale, anche oggi, è stata celebrata la ricorrenza.
Il segretario agli Interni Guerrino Zanotti ricorda il ruolo dell'informazione e della politica in una “situazione europea – afferma- caratterizzata da rigurgiti fascisti ed attraversata da episodi che rimandano al razzismo”. Ed è ai più giovani che si rivolge richiamando al dovere della memoria, che riparte da questo 28 luglio, giorno di festa e di speranza, in cui San Marino riconquistò, con l'entusiasmo di chi scelse di partecipare al comizio popolare, le sue radici di libertà. Un traguardo che non è mai una volta per tutte.
s.b
Il fascismo sul Titano ebbe un epilogo simile a quello italiano, ma la sua storia fu diversa sotto molti aspetti. Ed è al dovere della memoria che San Marino richiama nel corso di una cerimonia sobria: il corteo reggenziale aperto da due guardie di rocca in alta uniforme, poi i rappresentanti della massime istituzioni civili e militari della Repubblica, l'Associazione nazionale partigiani della Repubblica di San Marino, l'Associazione d'armi delle milizie sammarinesi. La deposizione di una corona d'alloro ai piedi della Statua della Libertà, l'omaggio dei Capitani Reggenti Stefano Palmieri e Matteo Ciacci. Un bene da custodire e da difendere, la Libertà. Questo lo spirito con il quale, anche oggi, è stata celebrata la ricorrenza.
Il segretario agli Interni Guerrino Zanotti ricorda il ruolo dell'informazione e della politica in una “situazione europea – afferma- caratterizzata da rigurgiti fascisti ed attraversata da episodi che rimandano al razzismo”. Ed è ai più giovani che si rivolge richiamando al dovere della memoria, che riparte da questo 28 luglio, giorno di festa e di speranza, in cui San Marino riconquistò, con l'entusiasmo di chi scelse di partecipare al comizio popolare, le sue radici di libertà. Un traguardo che non è mai una volta per tutte.
s.b
Riproduzione riservata ©