“Le due Repubbliche – storia, posta e francobolli fra San Marino e Italia”: una mostra per celebrare, attraverso il messaggio della filatelia, lo stretto legame tra San Marino e Italia. Davanti ai Capitani Reggenti, l’evento è stato presentato da coloro che l’hanno reso possibile in tutti gli aspetti: dalla Fondazione Cassa di Risparmio SUMS, all’Azienda di Stato Filatelica e Numismatica, nonché dal Ministro italiano per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, appassionato collezionista. Sua e del Segretario di Stato per le Finanze, Pier Marino Mularoni, l’idea di portare sul Titano questo importante momento di cultura. Obiettivo della mostra, organizzata dalla Federazione fra le Società Filateliche Italiane, è infatti quello di diffondere la filatelia tra i giovani, mantenendone alto il prestigio. Tra i tanti patrocini goduti dall’iniziativa, quello della Academie Européenne de Philatélie, il cui presidente Jean Pierre Mangin ha nominato il direttore dell’Azienda Filatelica Sammarinese, Ottaviano Rossi, membro d’onore dell’associazione in qualità di rappresentante per San Marino.
Dopo la presentazione, il taglio del nastro da parte dei Capitani Reggenti e la visita attraverso gli oltre mille documenti tra francobolli, lettere, cartoline, oggetti postali, monete. Il tutto per raccontare lo sviluppo della posta a San Marino e le relazioni postali sammarinesi con l’Italia. Tra le rarità, spicca la “lira rossa” del 1892. Dopo trent’anni, il solo foglio rimasto integro e, per l’alto valore, conservato nel caveau dello Stato, torna ad essere mostrato in pubblico. Ma soltanto oggi e domani. L’originale verrà poi sostituito da una fotografia fino alla chiusura della mostra, il prossimo 7 maggio.
Dopo la presentazione, il taglio del nastro da parte dei Capitani Reggenti e la visita attraverso gli oltre mille documenti tra francobolli, lettere, cartoline, oggetti postali, monete. Il tutto per raccontare lo sviluppo della posta a San Marino e le relazioni postali sammarinesi con l’Italia. Tra le rarità, spicca la “lira rossa” del 1892. Dopo trent’anni, il solo foglio rimasto integro e, per l’alto valore, conservato nel caveau dello Stato, torna ad essere mostrato in pubblico. Ma soltanto oggi e domani. L’originale verrà poi sostituito da una fotografia fino alla chiusura della mostra, il prossimo 7 maggio.
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