Ieri il Congresso di Stato, in una riunione d’ urgenza, aveva autorizzato l’estradizione di Giuseppe Toniolo, oggi il provvedimento è stato reso esecutivo dalla Gendarmeria. Alle 14.50 si è infatti conclusa la procedura con la consegna, al confine di stato di Torraccia, del detenuto nelle mani del personale della Polizia Penitenziaria e della squadra mobile di Rimini, con il coordinamento degli uffici nazionali Interpol di San Marino e Italia. Senza parole gli avvocati difensori sammarinesi, Tania Ercolani e Paride Bugli, che proprio questa mattinata avevano lamentato il fatto di aver saputo dai mass media del provvedimento di estradizione. “Siamo stupiti per la rapidità. Neanche 24 ore – ha commentato Ercolani – soprattutto perché il provvedimento ci è stato notificato a cose fatte. Intorno alle 16, quando Toniolo era già stato consegnato all’ Italia”. Secondo i legali infatti c’erano i mezzi di impugnazione dell’ estradizione. “Ci stupisce questo accanimento nei confronti di un uomo, che da oltre 20 anni risiede a San Marino e non è certamente un pericoloso criminale – prosegue il difensore - e da una prima lettura del fascicolo italiano non appare fondata la richiesta di custodia in carcere”. A tal proposito è pendente presso il Tribunale del riesame un ricorso per la revoca delle misure cautelari. Toniolo, rimasto per oltre un mese nel carcere di San Marino dal 13 agosto in seguito alla richiesta della procura di Roma, nell’ambito dell’inchiesta Miraggio, si trova ora nel carcere di Rimini, in attesa dell’ interrogatorio di garanzia, previsto per lunedì.
Bartolucci
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