C’è la testimonianza di qualcuno che afferma di sapere e che non è anonimo. C’è anche una inequivocabile attività investigativa in tal senso. C’è un commissario della legge, Alberto Buriani, che se ne sta occupando. Il caso dell’evasione di Luciano La Pietra e delle complicità occulte è oggetto di indagini. E’ stato riaperto un fascicolo processuale? La notizia è coperta da segreto istruttorio. La magistratura si trincera, come è forse giusto che sia, dietro un muro di silenzio. Ma qualcosa si sta certamente muovendo e l’incipit non è stato il cirocostanziato esposto anonimo, finito sui tavoli dei vertici della magistatura e delle forze dell’ordine, italiane e sammarinesi. Qualcuno, all’epoca favorì l’evasione di La Pietra e Palermi dal carcere di San Marino. Come fu possibile riuscire a segare le sbarre? Perchè nessuno si accorse che vettovagliamenti e lenzuoli utilizzati per costruire la corda per calarsi dall’alto, non venivano restituiti dopo i pasti e dopo il cambio della biancheria? E se fu solo una messa in scena per consentire ai due carcerati di uscire dalla porta principale del carcere? La Pietra è deceduto, nel gennaio di quest’anno. Forse solo l’altro evaso, Maurizio Palermi, potrebbe dare un contributo determinante per arrivare alla verità e alle responsabilità, di quella rocambolesca, incredibile, evasione.
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