E' iniziato il viaggio finale dei rifiuti della azienda ex Beccari a Murata che ha chiuso 6 anni fa. Sotto sequestro giudiziario l'area dove è stata stoccata una grande quantità di rifiuti tossici e pericolosi. Si parla di 1.150 tonnellate da smaltire. Una operazione che aveva preso il via nel 2022 ed è ripresa grazie ad uno stanziamento di 100mila euro da parte del governo per la messa in sicurezza del sito.
“Sono stimate 500 tonnellate di materiale plastico non pericoloso, oltre a quelli che erano stati rimossi dal 2022 e oltre 600 di materiale liquido tossico” ha spiegato Raoul Chiaruzzi, Direttore dell'Aass.
L'operazione dell'Azienda di Stato per i Servizi pubblici è in collaborazione con la “Società igiene ambientale management srl” e si stima di finire nel corso dell'estate.
"Tutto quello che verrà dopo è incerto, però era prioritario fare pulizia e bonifica di tutti i rifiuti perché è un sito potenzialmente pericoloso per l'incolumità pubblica. Oggi trova definitivamente il risultato perchè abbiamo finalmente dato alla cittadinanza la tranquillità che deve avere ” ha commentato Stefano Canti, Segretario al Territorio.
Rivalersi sui vecchi proprietari non è stato possibile. “E' importante la filiera delle responsabilità. Al di là delle questioni che riguardano una impresa che ha chiuso non è tollerabile che si lasci un sito in queste condizioni. E' dovuto intervenire lo Stato. Bene ha fatto il mio collega al Territorio, bene a fatto l'Azienda a bonificare questo luogo che è di tutti” ha concluso Teodoro Lonfernini, Segretario al Lavoro.
Nel video le interviste a Raoul Chiaruzzi, Direttore dell'Aass, Stefano Canti, Segretario al Territorio, Teodoro Lonfernini, Segretario al Lavoro.