I soldi di alcune tangenti pagate per lo scandalo denominato “fangopoli” sarebbero finiti a San Marino. Esattamente un anno fa’ i carabinieri arrestarono 20 persone ipotizzando un vasto giro di corruzione e di inquinamento di terreni. Coinvolti importanti esponenti della provincia e imprenditori. Mazzette alla provincia di Forlì-Cesena, ed in particolare a Tolmino Giunchi, un funzionario del settore Ambiente Servizio risorse idriche, atmosferiche e smaltimento rifiuti. Due imprenditori le hanno ammesse, un terzo contesta la circostanza, ma le micro-camere dei Carabinieri hanno filmato la consegna di una busta contenente, molto probabilmente, denaro. Tolmino Giunchi, il destinatario delle tangenti, pare trasferisse il denaro a San Marino. I riscontri investigativi – inseguito all’analisi dei movimenti bancari - sarebbero inequivocabili. L’imprenditore cesenate Antonio Antoniacci, ha gia confessato di aver pagato due tangenti a Giunchi ed è gia stato condannato, con il rito del patteggaimento. Ha ammesso di aver pagato una bustarella, anche Deri Gorzanelli, della Italbonifiche. Continua a proclamarsi innocente, invece, Roberto Laghi che nega ogni addebito.
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