Se i festeggiamenti non autorizzati venissero confermati – scrive CsdL - si tratterebbe di un “insulto” al Paese e alle stesse Istituzioni. “Chi dovrebbe rappresentare il Paese – si legge in una nota – ha dato dimostrazione di totale disinteresse verso le sorti della popolazione”, cui viene “giustamente chiesto – si sottolinea – il rigoroso rispetto delle restrizioni” anti-Covid. Si parla poi di “arroganza del potere”, di festeggiamenti “del tutto fuori luogo in un periodo tragico”, di credibilità compromessa anche a livello internazionale.
“Chi ha organizzato e chi ha partecipato a questa comparsata indegna” – tuona CsdL – potrebbe anche dirlo spontaneamente”, facendo pubblica ammenda, senza attendere la conclusione degli accertamenti. Infine l'invito – a chi fosse ritenuto responsabile di violazioni - a trarre le necessarie conclusioni “rispetto al proprio ruolo politico ed istituzionale”.