Non c'è pace per Aeradria, la società aeroportuale di Rimini. La procura ha depositato in tribunale un'istanza di fallimento che sarà discussa nelle prossime settimane, forse il 20 giugno. Mentre i soci e i creditori, a partire da Banca Carim, stanno discutendo il piano industriale con la volontà di presentare una diversa domanda di concordato dopo la prima bocciatura dei giudici il 17 maggio scorso, i pm- che si erano già espressi contro la prima domanda di concordato prima dei giudici- non danno tregua alla compagine del "Fellini", il cui Cda resta indagato per violazione della legge fallimentare e falso in bilancio. I soci, tuttavia, tornano a fare quadrato e continuano a spendersi per la salvezza della società su cui pesano a vario titolo 47 milioni di euro di debiti. In un comunicato congiunto Provincia, Comune, Camera di Commercio e Rimini Fiera, i quattro azionisti principali, fanno capire di non scomporsi di fronte all'istanza dei pm: "Quella della procura di Rimini è una richiesta in linea con gli analoghi provvedimenti che accompagnano le istanze non ammesse di concordato in continuità. Una non ammissibilità, è bene ricordarlo, che nel caso di Aeradria è intervenuta per aspetti non prettamente finanziari". Proseguono i soci pubblici di Aeradria: "Continuiamo naturalmente ad essere preoccupati per la vicenda che riguarda la società dell'aeroporto ma altrettanto convinti- viene ribadito- che il lavoro portato avanti nei mesi consenta di individuare la strada migliore per il salvataggio della strategica infrastruttura; una strada che non può che avere come sola bussola l'interesse del territorio". La situazione rimane quindi critica (una domanda di concordato l'ha presentata l'8 maggio anche Air, controllata al 51% di Aeradria) e il lavoro si intensifica in vista dell'assemblea dei soci di venerdì, quando l'accordo coi creditori dovrà già essere chiaro e condiviso. Banca Carim può puntare al controllo della società convertendo i propri crediti in azioni (l'attuale governance pubblica ha fatto capire che quel che conta è salvare l'infrastruttura) ma tutto dipenderà dal prossimo responso dei giudici sul piano industriale collegato al nuovo concordato. Venerdì, dopo l'assemblea dei soci, alle 18 in Comune si terrà una commissione consigliare proprio sulla "situazione economico-finanziaria attuale del Fellini e prospettive future"
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