
Preservarli è "una questione di "sopravvivenza”. L'imperativo delle Nazioni Unite pesa come macigni sulle coscienze della comunità internazionale. Nella prima Giornata Mondiale dei Ghiacciai, l'occasione per rimettere in luce l'allarme fusione che sta inesorabilmente facendo scomparire, uno ad uno, questi maestosi paesaggi. "Molti ghiacciai - afferma Sulagna Mishra, responsabile scientifico, Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) - si stanno sciogliendo con estrema rapidità a causa dell'aumento della temperatura, del riscaldamento globale; stiamo assistendo a cambiamenti senza precedenti nei ghiacciai e molti di essi sono irreversibili".
Il nuovo rapporto “Stato del clima globale” dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) rivela infatti che nel periodo 2022-2024 i ghiacciai hanno subito la più grande perdita triennale mai registrata. "Dal 2000, - fa sapere Michael Zemp, Direttore World Glacier Monitoring Service - abbiamo perso una media annuale di 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio; un numero enorme. Per contestualizzare, 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio perse ogni anno corrispondono all'incirca all'assunzione di acqua dell'intera popolazione mondiale per 30 anni".
Molti giganti bianchi non sopravvivranno al XXI secolo, e ciò avrà conseguenze non solo per i loro ecosistemi, ma anche per i milioni di persone che da essi dipendono per l'approvvigionamento di acqua. Un enorme fardello sulle future generazioni.
Guardando invece ai ghiacciai alpini, dopo l’estinzione del ghiacciaio di Flua in Valsesia, ora si guarda ai prossimi: e quelli destinati a scomparire sono la Marmolada e l’Adamello.
Nel video le interviste a Sulagna Mishra, responsabile scientifico, Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) e Michael Zemp, Direttore World Glacier Monitoring Service.