A Roma al via il piano sicurezza in vista del Giubileo, ma si moltiplicano anche i falsi allarmi. Il prefetto Gabrielli: “Fossero anche 100 al giorno non possiamo sottovalutarne nessuno”.
Esercito, forze di polizia e controlli rafforzati, anche a bordo dei mezzi di trasporto: ecco com'è Roma da giorni, a maggior ragione dopo i tragici fatti del 13 novembre che hanno complicato tutto.
Scatta il piano sicurezza nella Capitale a due settimane dall'apertura della Porta Santa che inaugurerà quello che il Questore di Roma ha chiamato “Il Giubileo ai tempi dell'Isis”: 2000 uomini a presidiare gli oltre mille obiettivi sensibili, eventi considerati a rischio, metropolitane e autobus. E il Prefetto Franco Gabrielli fa una previsione fosca, “i falsi allarmi avranno una escalation”. E già adesso non appaiono pochi, sono svariate unità ogni giorno, ognuno segnala ciò che gli appare sospetto, dallo zainetto lasciato come segnaposto allo stadio Olimpico ad una scatoletta ritrovata in via del Traforo, “ma ci possono essere 100 falsi allarmi – ha detto il Prefetto – e il 101esimo essere vero, per questo non possiamo sottovalutarne nessuno”. “Arrivano per i motivi più disparati – ha continuato – dalla mamma che cerca di dissuadere la figlia ad uscire, all'imbecille che cerca di mettere alla prova il sistema senza rendersi conto che così mette in difficoltà una città intera. Ci appelliamo – ha concluso – al senso di responsabilità di ognuno”.
Il Giubileo durerà un anno, possono essere tanti i momenti difficili, per Gabrielli uno dei picchi sarà in primavera, la settimana santa che porterà alla Pasqua. “E' il sistema che deve funzionare, quello che non si vede – ha detto poi – non possiamo certo presidiare ogni scuola e ogni università, non basterebbe l'esercito degli Stati Uniti”.
Francesca Biliotti
Esercito, forze di polizia e controlli rafforzati, anche a bordo dei mezzi di trasporto: ecco com'è Roma da giorni, a maggior ragione dopo i tragici fatti del 13 novembre che hanno complicato tutto.
Scatta il piano sicurezza nella Capitale a due settimane dall'apertura della Porta Santa che inaugurerà quello che il Questore di Roma ha chiamato “Il Giubileo ai tempi dell'Isis”: 2000 uomini a presidiare gli oltre mille obiettivi sensibili, eventi considerati a rischio, metropolitane e autobus. E il Prefetto Franco Gabrielli fa una previsione fosca, “i falsi allarmi avranno una escalation”. E già adesso non appaiono pochi, sono svariate unità ogni giorno, ognuno segnala ciò che gli appare sospetto, dallo zainetto lasciato come segnaposto allo stadio Olimpico ad una scatoletta ritrovata in via del Traforo, “ma ci possono essere 100 falsi allarmi – ha detto il Prefetto – e il 101esimo essere vero, per questo non possiamo sottovalutarne nessuno”. “Arrivano per i motivi più disparati – ha continuato – dalla mamma che cerca di dissuadere la figlia ad uscire, all'imbecille che cerca di mettere alla prova il sistema senza rendersi conto che così mette in difficoltà una città intera. Ci appelliamo – ha concluso – al senso di responsabilità di ognuno”.
Il Giubileo durerà un anno, possono essere tanti i momenti difficili, per Gabrielli uno dei picchi sarà in primavera, la settimana santa che porterà alla Pasqua. “E' il sistema che deve funzionare, quello che non si vede – ha detto poi – non possiamo certo presidiare ogni scuola e ogni università, non basterebbe l'esercito degli Stati Uniti”.
Francesca Biliotti
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