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Hiroshima: il mondo ricorda il 64° anniversario del primo attacco atomico della storia

6 ago 2009
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6 agosto 1945. Era mattina quando l’Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima. 140.000 le vittime, la maggior parte delle quali civili. Tre giorni dopo, il lancio di un secondo ordigno, Fat man”, su Nagasaki, uccidendo 70.000 persone. Si trattò del primo ed unico utilizzo in guerra di tali armi: i due attacchi atomici vengono per questo considerati fra gli episodi bellici più significativi della storia dell’umanità. Oggi Hiroshima ricorda, e con la città il mondo intero. Circa 50.000 persone, tra le quali alcuni dei sopravvissuti alla tragedia, si sono radunati al memoriale dedicato alle vittime della strage di 64 anni fa, nel mausoleo eretto intorno alle macerie dell’ospedale cittadino, punto zero dell’esplosione. Dal sindaco di Hiroshima, Tadatoshi Akiba, l’appello per l’abolizione totale delle armi nucleari entro il 2020 e l’elogio pubblico del presidente americano Barack Obama per le sue posizioni antinucleari ricordando che gli Stati Uniti, come unica potenza ad essere ricorsa all’“arma suprema”, "hanno il dovere morale di agire per arrivare ad un mondo senza armi di distruzione di massa". Alla cerimonia anche il Premier Taro Aso. “Il Giappone – assicura - sarà in prima fila nella comunità internazionale per abolire le armi nucleari e per la pace”.

Silvia Pelliccioni

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