Il Dirigente del Tribunale Giovanni Guzzetta ha reiterato, in una conferenza stampa, la richiesta di addivenire alla presa d'atto, da parte del Consiglio, della graduatoria per la nomina di due giudici d'appello. Concreto il rischio paralisi, per il Tribunale. Richiamata la leale cooperazione tra poteri dello Stato
È la prima volta che un Dirigente del Tribunale di San Marino tiene una conferenza stampa e il professor Giovanni Guzzetta ha voluto accanto a sé i magistrati inquirenti Morsiani, Di Bona e Volpinari, anche per chiarire subito un aspetto: “Non esiste alcun conflitto all'interno del settore inquirente, ma anzi la collaborazione è fortemente valorizzata dal fatto che, su mie disposizioni, lavorano in pool, su tutte le inchieste più delicate”. Il Dirigente del Tribunale ha poi assicurato che, su presunte responsabilità penali di magistrati, la magistratura sammarinese compie il proprio lavoro, come lo farebbe per chiunque altro e comunque alcuni procedimenti si sono già chiusi con l'archiviazione. A pochi giorni dall'appello del processo “Conto Mazzini” Guzzetta ha affermato che “..il tribunale, gli inquirenti, i magistrati tutti, non cederanno a nessuna forma di intimidazione. Continueranno a svolgere il proprio lavoro a testa alta, senza guardare in faccia a nessuno”. Su presunti tentativi volti a screditare il Tribunale o singoli magistrati Guzzetta ha reso noto che sono in corso indagini.
Nella parte finale della conferenza stampa il Dirigente del Tribunale ha rinnovato la richiesta di completare la procedura per la nomina di due giudici d'appello nel settore civile ed amministrativo, con la presa d'atto da parte del Consiglio, che sta slittando da mesi. In assenza dei due giudici e di fronte ad un imponente arretrato, le loro mansioni vengono svolte dai due giudici d'appello penale che tuttavia, proprio oggi, hanno fatto pervenire al Dirigente una lettera in cui rappresentano l'impossibilità di proseguire nella “supplenza”. Per Guzzetta, dunque, l'entrata in servizio dei due nuovi giudici è improcrastinabile perché altrimenti il Tribunale è esposto al rischio di paralisi. “Chi più subisce le conseguenze di questa situazione – afferma Guzzetta – sono quei cittadini che hanno i propri procedimenti che giacciono negli scaffali, in attesa di essere trattati, ma non c'è un giudice che li possa trattare. Sono molto colpito e dispiaciuto che le istituzioni che debbono compiere questo atto, non lo facciano”.
In videogallery la conferenza stampa integrale del Dirigente del Tribunale Giovanni Guzzetta